A Palazzo Banci Buonamici la delegazione del Partito Comunista Cinese

L’incontro questa mattina con il presidente Simone Calamai

La delegazione in visita

La delegazione in visita

Prato, 26 giugno 2024 – “Sono davvero felice di questo incontro poiché, in qualità di presidente della Provincia di Prato, credo fermamente nella necessità di rinnovare e rafforzare i rapporti di scambio tra Prato e la Cina, dal momento che il nostro territorio ospita una delle comunità cinesi più numerose e laboriose, che rappresenta un valore inestimabile sia dal punto di vista culturale che economico - Con queste parole il presidente Simone Calamai ha accolto questa mattina a Palazzo Banci Buonamici una delegazione del Partito Comunista Cinese, guidata dalla vice direttrice generale Li Shijia, nel corso della loro visita istituzionale in Italia.

Un primo incontro con la delegazione della Provincia di Zhejiang che ha avuto l’obiettivo di favorire il rafforzamento del dialogo tra i due Paesi. Tanti i temi toccati nel corso della visita, dall’esperienza di governance di Prato e delle sue comunità locali agli scambi del territorio pratese con la Cina e la cooperazione economica e commerciale con la Provincia di Zhejiang. La vice direttrice Li Shijia ha espresso gratitudine per l’accoglienza ricevuta, sottolineando l’importanza che il territorio attribuisce alla comunità cinese. “E’ importante per noi consolidare i rapporti in questa direzione – ha dichiarato il presidente Calamai – tanto che nel mese di marzo abbiamo deciso di realizzare un viaggio istituzionale presso la municipalità di Wenzhou, con la quale siamo legati da un patto di gemellaggio dal 2002. Da quell’incontro sono nate numerose opportunità di scambio, a partire dalla Fiera Internazionale di Wenzhou (WIIE 2024) che si terrà a novembre e che vedrà la partecipazione di alcune aziende pratesi – ha concluso – Offriamo la nostra totale e piena disponibilità per avviare scambi reciproci con nuovi progetti e collaborazioni in campo culturale, turistico ed economico”. La visita si è conclusa con il tradizionale scambio di doni.