Laura Natoli
Cronaca

"Abusi su minore in comunità", cadono le accuse al processo. Don Giglio non è colpevole, assolto con l’ex seminarista

Il fondatore dei discepoli dell’Annunciazione e il collaboratore imputati per violenza sessuale. La procura aveva chiesto pesanti condanne. Le difese: la presunta vittima non era attendibile. .

don Giglio Gilioli

don Giglio Gilioli

Prato, 20 luglio 2024 – Clamorosa svolta nel processo sui presunti abusi all’interno della comunità religiosa. Il collegio dei giudici, presieduto da Francesco Gratteri, ha assolto ieri don Giglio Gilioli, 77 anni, difeso da Cristina Menichetti, e l’ex seminarista Lucio Fossanova, 41 anni, difeso da Carlotta Taiti, entrambi accusati di violenza sessuale aggravata nei confronti di un ragazzino che, all’epoca dei fatti, era minorenne. Una sentenza diametralmente opposta rispetto alle richieste dei pubblici ministeri Laura Canovai e Valentina Cosci che, durante la lunga requisitoria, avevano chiesto due pesanti condanne: sette anni per don Giglio e ben nove per Fossanova.

L’inchiesta della Procura di Prato era esplosa cinque anni fa quando dodici religiosi furono indagati in seguito alla denuncia di un giovane pratese che riferiva di abusi sessuali di gruppo all’interno della congregazione avvenuti fra il 2008 e il 2012 quando lui era un bambino. La scabrosa e imbarazzante vicenda dei presunti abusi sessuali era emersa dai racconti del giovane. Il ragazzo sosteneva di essere stato vittima di violenze di gruppo quando frequentava la comunità religiosa de "I discepoli dell’Annunciazione", fondata dallo stesso don Giglio e soppressa dal Vaticano per una serie di inadempienze nel 2019.

Ai racconti del giovane si aggiunsero quelli del fratello maggiore che riferiva delle attenzioni morbose di don Giglio e Fossanova. Durante l’udienza preliminare il gup aveva archiviato le dieci posizioni dei religiosi della congregazione per i quali non erano stati trovati riscontri alle accuse mosse dal fratello più giovane. Il giudice aveva di fatto accolto la richiesta di archiviazione della procura mandando a processo solo don Giglio e Fossanova per le violenze nei confronti del fratello maggiore.

Il più giovane dei due infatti spiegò di essersi ricordato di quanto accaduto durante alcune sedute psicanalitiche condotte con la tecnica Emdr (una specie di ipnosi). La procura, però, non ha mai trovato riscontri, neppure interrogando altri giovani che avevano frequentato la comunità religiosa nello stesso periodo. L’accusatore dei religiosi, che oggi ha 23 anni, venne sottoposto a perizia psichiatrica risultando "inattendibile".

Diversa la strada presa dalle indagini per il fratello più grande, oggi trentenne, che aveva raccontato delle violenza subite da parte di Fossanova e delle attenzioni morbose di don Giglio. Il giovane fu sentito in incidente probatorio. La difesa ha puntato il dito sulla inattendibilità del ragazzo: troppo contraddizioni fra i due interrogatori resi in procura e l’incidente probatorio. "Si parla di fatti che risalirebbero al 2009 e al 2010 – ha spiegato Carlotta Taiti – Il giovane non è mai stato sentito in aula, i racconti erano contraddittori e non lineari". E poi i sospetti su quella denuncia presentata solo nel 2019.