
Carabinieri (foto di repertorio)
Prato, 1 settembre 2021 - E’ stato aggredito e accoltellato alla schiena e a una gamba. Il violento episodio di sangue è avvenuto l’altro pomeriggio, poco dopo le 18,30, sotto gli occhi di decine di passanti che, a quell’ora, affollano la centralissima piazza delle Carceri. A farne le spese è stato un marocchino di circa trent’anni che ha riportato diverse ferite ed è stato soccorso da un’ambulanza della Pubblica Assistenza.
L’uomo, noto alle forze dell’ordine per diversi precedenti, soprattutto per reati legati allo spaccio di droga, è stato portato al pronto soccorso in codice giallo. Nonostante i fendenti ricevuti, non è in pericolo di vita: le coltellate non hanno raggiunto organi vitali. Secondo quanto raccontato da alcuni testimoni ai carabinieri che seguono le indagini, lo straniero avrebbe avuto un violento litigio con un connazionale. I due, dalle parole, sono passati presto ai fatti tanto che l’aggressore ha tirato fuori il coltello colpendo il rivale. Quando si è accorto di quello che aveva fatto, è fuggito lasciando il connazionale a terra in una pozza di sangue. La scena è stata seguita in diretta da chi passava da piazza delle Carceri, a quell’ora sempre molto frequentata in quanto i negozi sono aperti e nelle vicinanze ci sono diversi locali e bar.
I militari dell’Arma si sono messi sulle tracce del balordo fuggito ma le ricerche hanno dato esito negativo. Gli investigatori sospettano che il diverbio fra i due sia scoppiato per questioni legate allo spaccio e per il controllo del territorio. Nessun aiuto alle indagini è arrivato dal ferito che, ancora ricoverato in ospedale, non ha saputo indicare chi sia stato ad aggredirlo. I carabinieri hanno già acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona per risalire all’uomo. L’arma non è stata trovata. Il fatto che il balordo non abbia colpito organi vitali fa pensare che non avesse l’intenzione di uccidere il connazionale anche se per ora gli investigatori non escludono nessuna pista.
Quello che lascia sconcertati sono le modalità e il luogo in cui i due si siano affrontati: in pieno centro, di giorno quando ci sono ancora molte persone per strada. Non è la prima volta che accade un episodio simile. Qualche anno fa, sempre in pieno giorno, un marocchino venne accoltellato al Soccorso. L’uomo rimase a terra e rischiò di morire in quanto il suo aggressore aveva colpito l’arteria femorale causandogli una grave emorragia. La vittima si salvò solo grazie all’intervento di un infermiere che passava per caso e che bloccò l’emorragia con una cintura. Dalle indagini emerse che l’aggressione era maturata all’interno di una guerra fra bande rivali per il controllo delle piazze dello spaccio.
L.N.