REDAZIONE PRATO

Accusato di pedofilia. Vigile alla sbarra. Nel pc migliaia di file con foto di bambini

La scoperta di un tecnico mentre riparava i computer del Comune . Nella postazione dell’imputato trovate 150.000 immagini porno.

La polizia municipale, su incarico della procura, ha sequestrato il pc e nove cd rom del vigile

La polizia municipale, su incarico della procura, ha sequestrato il pc e nove cd rom del vigile

E’ stato incastrato da un virus che si è insinuato nei computer del Comune di Carmignano. Quando il tecnico è andato per riparare i dispositivi ha scoperto, nascosti in una cartella sotto un nome in codice, una serie di immagini e di video dal carattere pedopornografico. Il computer in questione era la postazione di lavoro di un agente della polizia municipale del Comune che di recente è stato rinviato a giudizio con la pesante accusa di detenzione e accesso a materiale pedopornografico. L’agente, residente in provincia di Firenze ma che ha prestato servizio tantissimi anni nel corpo della polizia municipale di Carmignano, è stato sospeso. Il materiale che, poi, è stato scoperto e sequestrato dagli investigatori era contenuto in una cartella sotto il falso nome di "Archivio/Autovelox/mio".

La scoperta risale all’ottobre scorso quando i computer furono colpiti da un virus. Dopo la manutenzione del tecnico fu fatta immediatamente la segnalazione alla procura competente, quella di Firenze per i reati inerenti la pedopornografia, e fu incaricata la polizia municipale di Carmignano, i colleghi dell’indagato, di sequestrare il computer del Comune in uso al vigile e nove cd rom. L’analisi ha portato alla luce immagini agghiaccianti: 153.347 file immagini e 1117 file video. L’imputato "consapevolmente si procurava e deteneva, per via telematica ingente materiale pornografico realizzato utilizzando minori di anni 18 (in molti casi anche in tenera e tenerissima età) inerenti rapporti sessuali tra loro e con adulti, in scene di autoerotismo e di nudo)", scrive il pubblico ministero Sandro Cutrignelli nell’informativa al comandante della municipale dopo aver esercitato l’azione penale rinviando a giudizio l’agente. Le condotte contestate, gravissime, si sarebbero protratte nel tempo: dal maggio 2015 fino all’autunno dell’anno scorso. Una vicenda molto seria per la quale sono stati presi immediatamente provvedimenti. Infatti quando il comandante è stato informato di quello che è accaduto ha subito sospeso il collega dal servizio.

La vicenda è stata dibattuta nel consiglio comunale dell’altra sera a Carmignano quando la minoranza ha chiesto al sindaco Prestanti se il demansionamento del comandante Rolando Palagini fosse da collegare a questo episodio. Prestanti non ha fornito spiegazioni in merito.

Laura NatoliM. Serena Quercioli