Acqua Panna viaggia in treno. Collegamento Prato-Livorno: "Ogni anno 1500 tir in meno"

Connessione sui binari tra l’interporto e la costa. Era attesa da tempo, ieri l’inaugurazione. A regime il gruppo San Pellegrino riempirà tre convogli alla settimana con 75 container.

Acqua Panna viaggia in treno. Collegamento Prato-Livorno: "Ogni anno 1500 tir in meno"

Acqua Panna viaggia in treno. Collegamento Prato-Livorno: "Ogni anno 1500 tir in meno"

Da Scarperia a Prato, da Prato a Livorno, in treno, da Livorno nel mondo. Dopo anni di annunci, da ieri è finalmente realtà il collegamento ferroviario tra l’interporto pratese della Toscana Centrale e il Terminal Darsena Toscana che sarà utilizzato per il trasporto di acqua minerale dal sito produttivo di Acqua Panna, appunto a Scarperia, fino al porto di Livorno.

Al taglio del nastro del nuovo collegamento ferroviario c’erano ieri mattina Antonio Napolitano, amministratore delegato dell’Interporto della Toscana Centrale, Simona Mascia, international supply chain manager del gruppo Sanpellegrino, Gianluca Cornelli, amministratore delegato di Logistica Uno e Paolo Montanari, dg di Logtainer insieme a Francesco Querci, presidente dell’Interporto della Toscana Centrale. Hanno partecipato alla cerimonia Stefano Baccelli, assessore alle Infrastrutture, alla mobilità e al governo del territorio della Regione, la sindaca Ilaria Bugetti e Marcello Gozzi, direttore di Confindustria Toscana Nord.

Il gruppo Sanpellegrino e Logistica Uno, partner e promotrice e coordinatrice del progetto, hanno siglato un accordo per ottimizzare la riduzione delle emissioni di anidride carbonica nel trasporto di Acqua Panna dallo stabilimento di Scarperia al porto di Livorno. Il progetto, che rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità ambientale, è stato realizzato anche grazie al contributo dell’Interporto di Prato e Logtainer, che ha recentemente avviato un nuovo servizio ferroviario per il trasporto merci, collegando l’Interporto della Toscana Centrale di Prato con il Terminal Darsena Toscana di Livorno. La nuova tratta ferroviaria movimenterà nella fase iniziale 25 container con cadenza settimanale e il treno, lungo 500 metri, sarà in grado di sostituire l’equivalente di 1.500 camion all’anno con una riduzione del 12% delle emissioni di CO2 sulla tratta Scarperia-Livorno. Questo comporterà significativi benefici ambientali e una riduzione del traffico, in particolare sulla congestionata FI-PI-LI.

L’obiettivo a lungo termine è incrementare il servizio a pieno regime fino a tre treni completi settimanali, che corrispondono a circa 75 container con una riduzione del 36% delle emissioni di CO2, creando così un collegamento più efficiente e fruibile per il distretto della Toscana Centrale.

L’acqua è destinata principalmente agli Stati Uniti e ad altri mercati internazionali e sarà trasportata in container che potranno essere riutilizzati al rientro dal porto di Livorno per l’importazione, ottimizzando ulteriormente la logistica.

"Siamo lieti di essere la prima azienda a utilizzare il nuovo collegamento ferroviario intermodale con il porto di Livorno che ci consentirà di rendere la nostra rete logistica ancora più efficiente e sostenibile concorrendo ad abbattere ulteriormente le emissioni di carbonio – sottolinea Simona Mascia – La sostenibilità accompagna da sempre le nostre scelte aziendali". Soddisfatto anche l’ad dell’Interporto: "E’ un progetto che finalmente si concretizza e che ci vede protagonisti – le parole di Napolitano – E’ uno sforzo che abbiamo voluto fare per dare un importante servizio alla Toscana e un contributo ancora più importante in termini di abbattimento di CO2".

"Per poter rendere questo progetto realtà abbiamo lavorato per mesi come un unico team – il commento Paolo Montanari, dg di Logtainer – e siamo particolarmente orgogliosi di averne fatto parte. Questi progetti innovativi sono quelli dove vogliamo maggiormente investire e dove vediamo proiettato il nostro futuro". Infine Gianluca Cornelli, ad di Logistica Uno: "Il lancio di questo nuovo collegamento ferroviario intermodale segna l’inizio di un nuovo servizio a basso impatto ambientale. Non si tratta solo di ridurre le emissioni di CO2, ma di ridefinire l’intera infrastruttura logistica della Toscana".

Si.Bi.