
Caterina Mari con don Elia e il quadro
Un dipinto raffigurante Carlo Acutis e due dei tre pastorelli di Fatima è stato donato alla parrocchia di San Michele a Carmignano. L’autrice è Caterina Mari che domenica durante la messa ha spiegato l’inserimento del beato Carlo Acutis fra i due pastorelli Francisco Marto di 9 anni e la sorellina Giacinta Marto, 7 anni, ai quali il 13 maggio 1917 in Portogallo apparve per la prima volta la Madonna (con loro c’era anche la cugina Lucia Dos Santos di 10 anni). Acutis, lo ricordiamo, doveva essere canonizzato domenica, in occasione del Giubileo dei giovani, ma la scomparsa di Papa Francesco ha costretto al rinvio. Le parrocchie hanno comunque celebrato il giovane, considerato ormai il "patrono" di internet: "Carlo usava internet – ha detto Caterina Mari – non solo perché aveva la passione per il computer e la rete ma per evangelizzare, così come la Madonna affidò ai pastorelli il messaggio da diffondere. E anche loro due sono morti giovanissimi, come Carlo. Ricordare questi giovani santi insieme a Carlo era doveroso". Francesco e Giacinta, infatti, morirono pochi anni dopo l’apparizione, rispettivamente nel 1919 e nel 1920, a causa dell’epidemia di spagnola, mentre Lucia scelse la vita monastica ed è morta nel 2005 a 97 anni. Il dipinto di Caterina Mari sarà collocato nella chiesa di San Michele al termine dei restauri. Il parroco don Elia Matija ha ricordato il sacrificio che la Madonna chiese a bambini così piccoli e come loro seguirono le sue parole. "Questo dipinto – ha detto il parroco – è realizzato da una giovane di Carmignano e anche questo ci rende orgogliosi e dobbiamo credere nei giovani". Da Fatima sono state donate due reliquie che, insieme alla statua della Madonna, resteranno per sempre a Carmignano e saranno esposte al culto quando la chiesa riaprirà al pubblico.
M. Serena Quercioli