Il mondo dell’impegno civile e del volontariato piange. All’età di 88 anni, dopo una serie di ricoveri in ospedali e case di cura, è deceduto Franco Lotti. Ingegnere di spicco nel campo dell’edilizia, per undici anni è stato presidente della Pubblica assistenza L’Avvenire e fra i principali promotori del progetto per la realizzazione del tempio crematorio a Prato, presiedendo per dodici anni la Socrem, società per la cremazione pratese. Sebbene il progetto non abbia trovato risposta sul territorio, Lotti non ha mai abbandonato il suo impegno. "Uomo di rara umiltà e grande capacità di ascolto, sempre pronto a mettere al primo posto il bene della collettività e l’evoluzione della nostra associazione - scrive La Pubblica assistenza L’Avvenire sulla sua pagina Facebook".
Con la sua azione e la sua testimonianza è riuscito a coinvolgere tante persone nel proprio lavoro e nelle azioni di solidarietà mettendo sempre al centro i bisogni della comunità. La Pubblica assistenza ricorda le parole di Lotti: "Un atto di solidarietà umana vale più di qualunque altra azione, e l’individuo non è nato solo per sé, ma per costruire, insieme agli altri, un mondo in cui tutti abbiano il proprio spazio e le proprie soddisfazioni". Nella tarda mattinata di ieri la salma di Lotti è stata esposta alle Cappelle del commiato della Pubblica assistenza in via san Jacopo. E’ per sua volontà che diversamente da quanto avviene per coloro che sono stati alla guida dell’associazione, non è stato esposto nel salone Apollo. Tanti colleghi, amici, conoscenti hanno voluto rendergli omaggio. Alla moglie Silvana Del Grasso e ai suoi familiari le condoglianze della nostra redazione. Il funerale con rito civile oggi alle 16 a Trespiano a Firenze.
ma.chi.