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Addio a Sergio Pieragnoli L’anima di Poggio di Petto

Il noto gestore del rifugio si è spento a 65 anni, dopo aver sconfitto il Covid. Il fratello: "La sua energia e l’amore per la Vallata mancheranno a tutti"

La Val Bisenzio da ieri è "orfana" di Sergio Pieragnoli, uno dei personaggi più conosciuti e stimati, titolare insieme ai fratelli dell’omonima azienda di formaggi e salumi a La Foresta. Sergio era noto e apprezzato soprattutto per la gestione del rifugio Poggio di Petto, all’Alpe di Cavarzano, da una ventina d’anni da lui trasformato in ristorante. L’uomo aveva 65 anni ed è morto ieri all’ospedale Santo Stefano. Pieragnoli aveva contratto il Covid riuscendo, grazie alla sua forza e alla sua determinazione, a superarlo però non si era più ripreso. Sergio, con i fratelli Florindo e Stefano, era l’erede della celebre azienda Pieragnoli, fondata dal padre nel 1949 e specializzata nella produzione di formaggi e salumi. "Primogenito fra i fratelli Pieragnoli – spiegano in azienda – Sergio è stato il naturale prosecutore dell’attività paterna nel periodo iniziale della nostra attività, apportando idee e strategie valide tutt’oggi". L’azienda Pieragnoli col tempo ha aperto una bottega, sempre a La Foresta, per la vendita diretta dei prodotti tipici. Sergio lascia la moglie Tiziana e due figli Daniela ed Enrico, quest’ultimo titolare e gestore del bar, sempre a La Foresta. "Era un uomo di grandi doti imprenditoriali – dice il fratello Florindo – ma soprattutto umane, conosciuto in tutta la vallata come amante del proprio territorio. Sergio era per noi un punto di riferimento". Sergio, infatti, era un appassionato dei cavalli e sapeva andare a cavallo. E nel rifugio di Poggio di Petto aveva trovato il suo ambiente ideale, con gli escursionisti e i turisti che accoglieva offrendo i suoi piatti di stagione e il meglio della cucina toscana.

"Ci stringiamo con affetto alla famiglia di Sergio, la sua morte colpisce tutta la comunità – è intervenuto ieri Primo Bosi, presidente dell’Unione dei Comuni e sindaco di Vaiano - ricorderemo la sua grande umanità e il suo modo aperto di incontrare le persone ma anche le sue capacità di imprenditore impegnato a valorizzare il territorio della Val di Bisenzio con le risorse ambientali e le eccellenze agroalimentari che lo caratterizzano". Sergio Pieragnoli era anche socio dell’Anc di Vernio. "Non fiori ma opere di bene", chiede la famiglia. Sergio è esposto per un saluto alle cappelle del commiato della Pubblica Assistenza di Vaiano. Oggi alle 15 ci sarà un’orazione funebre davanti alla bottega de La Foresta con benedizione della salma e poi Sergio Pieragnoli verrà cremato.

M. Serena Quercioli