Addio al prof "Casta". Maestro di sport e di vita

Si è sempre dedicato a studenti ed atleti. Il suo impegno nel nuoto pratese

Addio al prof "Casta". Maestro di sport e di vita

Alessandro Castagnoli, un simbolo dello sport pratese. Oggi i funerali

PRATO

"Sandro si è tolto tantissime soddisfazioni, a livello sportivo. Ha plasmato generazioni di nuotatori e nuotatrici, ha portato alcuni di loro a conquistare medaglie nazionali ed internazionali. Ma io voglio ricordarlo come educatore: una persona schietta, che poteva apparire burbera, ma dal cuore d’oro. Era un maestro di vita, ancor prima che di sport". E’ Lisa Giagnoni, vice-campionessa italiana di nuoto nei 400 e negli 800 stile nel 1994, a sintetizzare in poche commosse parole quel che Alessandro Castagnoli ha rappresentato per l’intero movimento sportivo pratese. Già, perchè il "Casta", andatosene due giorni fa dopo aver lottato a lungo, aveva letteralmente lo sport nel sangue: classe 1948, il padre Egisto (detto "Calvino") era stato uno dei primi istruttori del salto ad ostacoli a Prato. Disciplina nella quale, da giovanissimo, Sandro era arrivato a laurearsi campione italiano nei 60 metri della categoria "allievi". Aveva quindi praticato a buoni livelli il nuoto e il basket, per poi diventare professore di educazione fisica al Buzzi e al Copernico. "Sandro è stato un grande atleta, eclettico, perché poteva davvero eccellere in ogni disciplina sportiva – ha ricordato Urano Corsi, ex-presidente del Panathlon – ha fatto crescere fior di atleti. Ed era riuscito a creare rapporti profondi con i suoi studenti". Il suo "capolavoro" l’ha forse compiuto nel nuoto, in tanti anni da direttore tecnico della Futura, formando decine e decine di agonisti e portandone alcuni a livelli di eccellenza assoluta. Oltre a Giagnoni, Castagnoli è stato ad esempio anche il mentore di Andrea Righi (argento ai Mondiali di Fukuoka 2001) di Gioele Origlia (campionessa italiana nei 100 stile nel 2017). E fino a poco più di un anno fa, sino a quando ha potuto, era a bordo vasca ad allenare le nuove leve. I primi a piangerlo e a ricordarlo, stringendosi attorno alla compagna e ai familiari, sono stati i suoi ex atleti e i suoi ex-studenti, oltre ai dirigenti della Futura, dell’Azzurra e dalla Pallacanestro Prato. La cerimonia funebre si terrà alle 16 odierne nella chiesa di San Domenico. E c’è da scommettere che saranno in tanti a volerlo salutare per l’ultima volta, accompagnandolo nel suo ultimo viaggio.