REDAZIONE PRATO

Addio al "ragazzo coraggioso". La città piange Giovanni Fuochi

Il giovane si è spento a 22 anni per un tumore. Aveva trovato tanti amici grazie all’associazione La forza di Giò

Giovanni Fuochi con la sindaca Ilaria Bugetti

Giovanni Fuochi con la sindaca Ilaria Bugetti

Era il 3 settembre 2020 quando Giovanni Fuochi per il suo 18mo compleanno ricevette in dono la maglia della Fiorentina, direttamente dalle mani di Giancarlo Antognoni. Fu una grande festa in casa e proprio in settembre, ieri, Giovanni all’età di 22 anni, ha lasciato questa terra. Prato ha perso un "ragazzo coraggioso". Giovanni con la famiglia viveva a Casale e la sua storia iniziò a 21 mesi quando entrò in ospedale per una rara forma di tumore celebrale. Da allora il Meyer è stata la sua seconda casa e lì nacque la passione per la Fiorentina.

Giovanni, oltre ai genitori Monica e Enrico, lascia due sorelle Carlotta e Carolina e i nipoti. Perché coraggioso? Perché la malattia lo ha fortificato e l’amore della famiglia lo ha fatto sempre sentire parte della società: ha studiato in ospedale poi, grazie alla dirigente di allora Maria Grazia Ciambellotti e a Gabriele Alberti, gli fu possibile entrare alle scuole medie e infine fu accolto al liceo Gramsci Keynes.

Tutta Prato si è sempre adoperata per Giovanni, è nata l’associazione "La forza di Giò" che raccoglie fondi a favore della ricerca e del reparto di neuroncologia dell’ospedale pediatrico Meyer. L’associazione opera con iniziative di solidarietà coinvolgendo tante realtà: dal Comune ai tifosi del Prato fino alle associazioni. Fra i messaggi di cordoglio quello dell’ex sindaco Matteo Biffoni e della sindaca Ilaria Bugetti: "Il nostro Giò ci ha lasciato soli – ha scritto la prima cittadina – e per noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo, è un giorno di grande tristezza e dolore. Ci ha dato tanto, è stato un esempio di attaccamento alla vita per tutti noi. Per continuare ad amarlo e dare un senso a tutta questa sofferenza, vogliamo e dobbiamo stare vicini a Monica e a Enrico perché ci hanno insegnato cosa significa famiglia, forza, speranza e amore. Il loro impegno a favore della ricerca sui tumori cerebrali infantili ci troverà sempre vicini".

Anche la sindaca Ilaria Bugetti e la giunta si stringono attorno alla famiglia Fuochi. "Il nostro Giò ci ha lasciato soli – ha detto commossa la prima cittadina - Per noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo, è un giorno di grande tristezza e dolore. Ci ha dato tanto, è stato un esempio di attaccamento alla vita per tutti noi".

Giovani è esposto nella chiesa di Sant’Ippolito in Piazzanese che rimarrà sempre aperta e il funerale sarà domani alle 15. La famiglia raccomanda di non inviare fiori ma offerte all’associazione. Per chi volesse l’Iban è: IT60M0867321501000000730460.

M. Serena Quercioli