Il presidente della Regione Giani ha fatto un bel regalo a tutti i toscani e a 52000 pratesi aumentando l’aliquota dell’addizionale Irpef. Ovviamente a pagare saranno sempre i soliti. A Prato, inutile ripetermi, c’è una larghissima parte di extracomunitari che, lavorando al nero o evadendo le tasse, dichiarano redditi irrisori e quindi sfuggono all’aumento Irpef visto che colpisce i redditi da 25mila euro lordi in su. Come spesso capita, è più facile aumentare le tasse piuttosto che tagliare gli sprechi o le prebende che vengono date a tante associazioni che rappresentano un serbatoio di voti. Non ho visto però una vera rivolta dei sindacati contro questo ennesimo aumento di tasse. Alcune sono state zitte, mentre la Cgil in un certo senso giustifica addirittura l’aumento facendo finta di chiedere in cambio più servizi e il taglio delle liste di attesa. Le solite richieste che vengono reiterate da anni e restano senza risposta. Una pantomima. Devo purtroppo constatare che anche i partiti di centrodestra, non hanno messo in scena una protesta, anche dura, nei confronti di Giani. Inoltre sono curioso di verificare quando le liste di attesa verranno tagliate e come verranno migliorati i servizi. E come dicevad il grandissimo Totò "E noi paghiamo".
Aldo Milone
Candidato sindaco
Lista civica Prato libera e Sicura