Prato, 14 maggio 2022 - "Da ciò che trapela da questa grande campagna di marketing in favore dell’ampliamento dell’aeroporto di Peretola ci sono elementi che mi fanno paura. Migliorie rispetto alla pista parallela non ne vedo, anzi leggo una situazione peggiorativa. E mi pare che non si sia fatto tesoro dei pronunciamenti della giustizia amministrativa". Se il governatore Eugenio Giani parla di "progetto con soli benefici in favore della città di Prato" in riferimento alla nuova ipotesi di pista dell’aeroporto di Peretola, i sindaci dei Comuni medicei sono di ben altro parere. A partire dal primo cittadino di Carmignano, Edoardo Prestanti, che ribadisce come "si insista su una strada vecchia e sbagliata". "Prima di tutto ci piacerebbe capire di cosa si parla – dice Prestanti –, perché qui nessuno ha visto il progetto. Le uniche cose che so le ho apprese dai giornali. Mi pare evidente che nella nuova progettualità si sia deciso di spostare il cono di volo su Case Passerini e quindi di conseguenza sui comuni medicei. I progettisti però hanno dimenticato un particolare di non poco conto: fra Poggio a Caiano e Carmignano ci sono le ville medicee, le aree naturalistiche di Artimino e Verghereto, la più antica docg del vino e un distretto biologico. Tutti bene tutelati dall’Unesco, dalle leggi dello Stato o da regole ferree della Comunità Europea. Non credo proprio che ci si possa fare transitare sopra gli aerei a bassa quota". Prestanti a tal proposito ricorda come proprio una sentenza del Tar della Toscana portò a bocciare negli anni scorsi il Pit (piano di indirizzo territoriale) della Regione perché andava a intaccare le aree Unesco e docg di Carmignano. "Mentre i nuovi aeroporti nascono con criteri di sostenibilità ambientale, qui si vogliono fare transitare gli aerei sopra l’unico polmone verde del territorio – conclude il primo cittadino di Carmignano –. Noi un aeroporto internazionale già lo abbiamo, ed è quello di Pisa. Concentriamoci sui collegamenti rapidi da Firenze e sulle connessioni all’interno dell’area metropolitana. Non continuiamo a insistere su progetti che hanno dimostrato di avere criticità acustiche e ambientali insormontabili".
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il collega di Poggio a Caiano, Francesco Puggelli. "Io non ho né visto le carte, né fatto riunioni – sottolinea –. Mi pare di leggere solo tanti discorsi, ma con i rendering non si fanno gli aeroporti. Se sono preoccupato? Ho dei seri dubbi che inclinare di qualche grado la pista di Peretola possa consentire di superare le criticità che hanno portato alla bocciatura del vecchio progetto davanti al Consiglio di Stato". Puggelli ricorda come non sia possibile sorvolare la Villa Medicea e chiede valutazioni scientifiche sul progetto. "Basta con le interviste: servono atti e carte – conclude il primo cittadino –. Qui si parla di cose serie, di un aeroporto il cui cono di volo può passare sopra Poggio a Caiano, ma a che altezza? Io ho molte perplessità, ma sono pronto a farmi stupire. Ribadisco però che per me la strada da intraprendere è quella di mettere in sicurezza l’attuale pista di Peretola".