Aggrediti davanti a casa. Coppia rapinata del Rolex. Arrestato uno dei balordi

Notte di terrore per due coniugi alle Badie: accerchiati e immobilizzati da quattro banditi. I vicini chiamano i carabinieri: preso 23enne marocchino.

Aggrediti davanti a casa. Coppia rapinata del Rolex. Arrestato uno dei balordi

Aggrediti davanti a casa. Coppia rapinata del Rolex. Arrestato uno dei balordi

Li hanno accerchiati e rapinati mentre, a piedi, stavano rincasando dopo una giornata di lavoro. Vittime due cinesi, marito e moglie, aggrediti da quattro balordi e rapinati di borsa e orologio. Una notte da incubo, per la coppia, che per fortuna ha riportato solo lesioni lievi. Ma la paura è stata tanta.

L’episodio è avvenuto tra il 30 e il 31 dicembre alle Badie, in via Righi. Era circa mezzanotte quando i due coniugi, quasi ormai davanti a casa, si sono trovati davanti quattro persone con il volto travisato da una sciarpa che lasciava scoperti solo gli occhi: i due hanno provato a scappare, ma nulla, i quattro li hanno aggrediti e immobilizzati. Hanno colpito l’uomo e lo hanno tenuto fermoper sfilargli il costoso Rolex (il valore si aggira tra i 10 e 15mila euro), mentre alla donna, spinta a terra, è stata portata via la borsetta che dentro aveva soldi e documenti. Per fortuna la coppia ha riportato solo lesioni lievi giudicate guaribili in qualche giorno.

Le urla dei due cinesi, terrorizzati, hanno svegliato alcuni dei vicini di casa che hanno chiamato all’istante i carabinieri. Giunti sul posto i militari sono riusciti a trovare a mettere le manette a uno dei quattro: si tratta di un marocchino di 23 anni, tra l’altro con numerosi precedenti. Il 23enne (riconosciuto per l’abbigliamento anche da alcuni testimoni) si era infatti messo a correre verso i giardini di via Ferraris, nel tentativo di dileguarsi nel buio. Ma non è sfuggito a uno dei carabinieri, che lo ha arrestato. Gli altri tre, invece, sono riusciti a far perdere le proprie tracce. La donna è così riuscita a recuperare la propria borsetta, che era stata presa dal giovane marocchino e abbandonata poco distante.

Continuano nel frattempo le attività di indagine sull’episodio da parte dei carabinieri, con l’obiettivo di individuare i complici e recuperare anche la restante refurtiva. L’arrestato è stato trasferito al carcere della Dogaia dove è detenuto in attesa della convalida dell’arresto da parte del Giudice per le indagini preliminari. Decisivo, nell’arresto del 23enne, è stato il pattugliamento intenso delle aree a rischio da parte dei militari e la collaborazione dei cittadini che hanno avvertito subito le forze dell’ordine. Una singeria importante. Una collaborazione fondamentale per arginare il fenomeno di furti e rapine in città.