Faceva tranquillamente jogging mattutino nel verde delle Cascine, quando ha visto un giovane sfrecciare in bicicletta ad alta velocità, in maniera pericolosa, e lo ha rimproverato. Questo il futile motivo per cui, l’altro giorno, un uomo di nazionalità italiana e di circa cinquant’anni è stato colpito da calci e pugni e minacciato con un machete, in via della Fattoria all’interno del parco delle Cascine di Tavola. Il responsabile dell’aggressione è un 26enne, originario della Guinea, irregolare sul territorio italiano, senza fissa dimora e con reati di varia natura alle spalle, tra cui la detenzione di sostanze stupefacenti.
Stando alla ricostruzione dei fatti, intorno alle 9.40 di venerdì, l’uomo aggredito aveva segnalato alla centrale operativa della Polizia di essere stato picchiato con violenza e intimorito con quello che poi si è scoperto essere un machete, da un ragazzo con il quale aveva avuto un confronto verbale mentre stava correndo alle Cascine. Il motivo, la guida spericolata che il giovane stava tenendo per i sentieri del parco di Tavola con la propria bicicletta. L’uomo aveva infatti redarguito il 26enne, dal momento che il suo comportamento rischiava di mettere a repentaglio l’incolumità di altri passanti.
La reazione del ragazzo guineano al rimprovero è stata però inaspettata per il corridore, che è stato prima intimidito da minacce generiche e quindi aggredito con calci e pugni. Nel mentre, l’aggressore faceva intravedere all’uomo di avere con sé una grossa arma da taglio, infoderata dietro la schiena e nascosta sotto la maglietta.
Vista probabilmente la mancata reazione dello spaventato corridore, il 26enne si è così allontanato sulla propria bicicletta. La vittima ha quindi potuto chiamare le forze dell’ordine, riferendo dell’aggressione subita poco prima. Una volante che si trovava nei pressi delle Cascine e che stava svolgendo la consueta attività di pattugliamento della zona, è allora intervenuta immediatamente e in poco tempo ha individuato l’aggressore, il quale ha tentato senza successo la fuga alla vista degli agenti.
Una volta raggiunto, il giovane guineano ha opposto resistenza, ma i poliziotti sono riusciti alla fine a bloccarlo, non senza qualche difficoltà, anche se né gli agenti né il fermato sembrano aver subito lesioni nel corso della colluttazione. Nelle successive fasi di accertamento, il 26enne è stato trovato in possesso dell’arma da taglio che era stata mostrata all’uomo aggredito, ovvero un machete con un’affilata lama di 22 cm. Addosso aveva inoltre una lunga forbice da potatura con lama di 8 cm. Sia il machete che la forbice sono state sequestrate e l’aggressore è stato quindi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, minacce aggravate e porto ingiustificato di oggetti atti all’offesa.
Per la vittima invece, ovviamente scioccata dalla vicenda, solo un grande spavento e nessun’altra conseguenza grave, se non qualche acciacco, visto che per l’uomo non si è reso fortunatamente necessario il trasporto in ospedale.
Andrea Biagioni