REDAZIONE PRATO

Aggressione al circolo. Individuato l’autore. Ma i racconti divergono

Il giovane responsabile della testata che ha colpito un uomo di Seano è stato sentito dai carabinieri. La lite avvenuta lo scorso fine settimana.

I carabinieri di Carmignano hanno individuato il responsabile dell’aggressione

I carabinieri di Carmignano hanno individuato il responsabile dell’aggressione

E’ stato individuato dai carabinieri di Carmignano il giovane che, con una testata, ha fratturato il setto nasale a un uomo di Seano, nella notte fra venerdì e sabato scorsi, in piazza IV Novembre.

L’aggressione è avvenuta al termine di un diverbio nato dal fatto che i ragazzi seduti ai tavolini della casa del popolo, fra una birra e l’altra, parlavano a voce alta. Erano le 1,20 di notte. Questa situazione va avanti da tempo a Seano, con proteste dei residenti per gli schiamazzi notturni di un gruppo di giovani, fra i quali ci sono anche alcuni minorenni. Le versioni fornite però dai residenti e dalla presidente del circolo non collimano. Secondo i residenti la lite è degenerata quando il compagno della barista (il locale era già chiuso da un’ora) è uscito dal locale e li avrebbe invitati a parlare a voce bassa, per rispetto della quiete pubblica. Fra parole grosse e gesti è scattata la reazione del giovane che ha colpito l’uomo, rompendogli il setto nasale. L’uomo è ricorso alle cure del pronto soccorso e sulla vicenda hanno indagato i carabinieri che sono giunti all’identificazione del giovane che dovrà rispondere del reato di aggressione.

"Tutti hanno sbagliato – racconta una residente - ad alzare i toni della discussione. Il ragazzo, da quel che ho visto e sentito, ha prima risposto che non c’era bisogno di offendere, poi quando l’uomo gli si è avvicinato con una bottiglia in mano, ha reagito con la testata. Hanno sbagliato entrambi, lo ripeto, ma qui c’è una situazione che è fuori controllo da tempo".

La mattina del sabato e della domenica sui tavolini lasciati fuori e sulle panchine della piazza ci sono decine di bottiglie e latti vuote, i cartoni e avanzi di pizze come resti delle notti passate fra amici, di ritorno dai locali o che si ritrovano lì quando il bar della casa del popolo chiude. Per la presidente del circolo Arci, Antonella Agnorelli, tutto questo non si è verificato nei modi in cui è stato riferito: "L’uomo ha chiesto rispetto perché erano le 1,20 e il locale chiuso già da un’ora. Come presidente del circolo Arci condanno tutte le forme di violenza, abbiamo anche noi le registrazioni delle telecamere che abbiamo subito messo a disposizione ma posso escludere che ci sia stata qualsiasi forma di minaccia. Parlare di minaccia è un parola grossa, invito a riflettere chi fa queste affermazioni". Sulle modalità di utilizzo dello spazio esterno della casa del popolo e di alcune frequentazioni ci sono opinioni contrastanti in piazza ma l’auspicio di tutti, con la collaborazione delle forze dell’ordine e del Comune, è quello di un ritorno alla normalità, a poter dormire sonni tranquilli e trovare la mattina la piazza senza sporcizia.

M. Serena Quercioli