
Il procuratore capo di Prato Luca Tescaroli
Prato, 7 aprile 2025 – Catturato a Padova il sesto aggressore dell’imprenditore cinese ridotto in fin di vita nel 2024. Era stato picchiato e accoltellato per il controllo del mercato delle grucce e, dopo l’efferato episodio di violenza, la Procura ha avviato le indagini arrivando a individuare 5 aggressori. La cattura del sesto, Nengyin Fang di nazionalità cinese, è stata possibile, sottolinea il procuratore Tescaroli, "grazie al continuativo impegno dei predetti appartenenti alla Squadra Mobile, impegnata in uno sforzo considerevole per contrastare l'escalation criminale che, dal giugno 2024, caratterizza il territorio di Prato".
Le intercettazioni, "rivelatosi ancora una volta decisive", specifica il magistrato, hanno portato all'individuazione di Fang nel territorio padovano. Il consolato cinese, precisa Tescaroli, "ha fornito una collaborazione per giungere all'identità certa del soggetto, così agevolando lo sforzo investigativo posto in essere dagli inquirenti". Nell'immediatezza del delitto, l'analisi dei frame estrapolati dal sistema di videosorveglianza del locale in cui si erano svolti i fatti, aveva consentito di individuare uno degli aggressori e, reperita l'utenza cellulare che questi aveva in uso, la stessa è stata rapidamente sottoposta a intercettazione. E' emerso così che l'utenza si spostava rapidamente dalla Toscana verso Sud e, giunta in Calabria, grazie a una serrata analisi delle coordinate del posizionamento, è stata fermata una vettura con a bordo quattro cinesi, che sono stati poi identificati quali corresponsabili dell'aggressione.
Un altro autore, invece, è sfuggito al primo controllo, attraversava lo stretto di Messina, ed è stato fermato due giorni dopo a Catania, dove venne individuato sempre sulla base degli spostamenti della stessa utenza telefonica. Tutti e cinque gli autori, oggi in fase di giudizio abbreviato, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto. Con il fermo di Fang si è giunti a individuare l'ultimo soggetto che mancava all'appello, chiudendo il cerchio afferente agli autori materiali del fatto. Le investigazioni, conclude il procuratore Tescaroli, "hanno consentito di far emergere una rete di collegamento in più porzioni del territorio nazionale, dato confermato dalla presenza in Padova del soggetto fermato che si era reso irreperibile subito dopo il tentato omicidio".