Elena Duranti
Cronaca

Aggredito col machete, giovane gravissimo dopo un colpo alla testa. Notte di paura e rabbia

Paura tra i residenti in centro a Prato: il ferito è un 28enne marocchino. Gli abitanti della zona sono esasperati: "Basta, facciamo un esposto"

Carabinieri (foto di repertorio)

Carabinieri (foto di repertorio)

Prato, 19 aprile 2024 – Il sangue della profonda ferita alla testa che la vittima dell’aggressione ha riportato nella notte di mercoledì, ha macchiato via Carradori, all’angolo con via Petrarca, finché gli operatori di Alia non l’hanno ripulito, ieri mattina. Il 28enne marocchino è ora ricoverato in gravi condizioni nel reparto di neurochirurgia a Careggi, trasportato d’urgenza dal 118 dopo la mattanza che ha svegliato tanti residenti tra porta Santa Trinita e il vecchio ospedale.

Dietro quel trauma al cranio del giovane, "bersaglio" di almeno altri due magrebini che l’hanno accoltellato al capo, pare con un machete, dopo averlo rincorso dal bar Medina (all’angolo con via Pomeria e via Roma), davanti a cui è iniziata la feroce lite, fino al luogo dove il 28enne è stato ferito intorno all’una di notte, ci sarebbe un regolamento di conti per lo spaccio di droga. Quasi un tentato omicidio.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri che seguono le indagini sul reato (sarebbero già stati identificati gli aggressori, ndr) e una pattuglia della municipale. Ma arrivata l’alba e lavato via il sangue, nelle strade limitrofe – via Carradori, via Petrarca e i tratti iniziali di via Santa Trinita e via Roma – si è concretizzata la paura per l’ennesimo episodio violento. "Non possiamo vivere tranquilli – dicono due residenti in via Petrarca che chiedono di restare anonimi per paura di rappresaglie – questa è una strada residenziale, presa di mira perché vicinissima al bar Medina, malamente frequentato e piazza di spaccio, quindi garantisce riparo per gli scambi di droga a cui assistiamo quotidianamente negli angoli, nei cortili e più di una volta i contatori esterni delle case sono stati usati come nascondigli per le dosi in vendita. Molti di noi hanno figli adolescenti, li abbiamo messi in guardia, purtroppo è una vergogna che nessuno intervenga. Siamo preoccupati".

Qui è attivo da circa sei anni, il ’Gruppo di controllo del vicinato di via Petrarca’ che ha segnalato a più riprese i problemi di ordine pubblico che allarmano gli abitanti. A parlarne è il coordinatore del gruppo, Enzo Tusa: "Mi sono rivolto alla polizia municipale a nome dei residenti che fanno parte del nostro controllo del vicinato. Anche la scorsa estate c’è stata un’altra aggressione a colpi di machete con persone ferite e le risse si verificano con una frequenza preoccupante. Stiamo parlando della strada in cui viviamo con le nostre famiglie. Il problema del bar Medina che è già stato chiuso dalle forze dell’ordine nel 2019, per un breve periodo e che poi ha riaperto senza che fosse cambiato nulla, è sotto gli occhi di tutti da tempo. Evidentemente dovremo ribadire il concetto e fare presenti le nostre paure ancora una volta, dato il fatto di sangue della scorsa notte. Grazie alla chat stiamo organizzando un esposto da presentare in prefettura. Molti si sono dichiarati interessati a firmarlo. Non possiamo aspettare che ci scappi il morto, a un passo dalle nostre abitazioni".