LAURA NATOLI
Cronaca

Prato, paura in zona stazione: “Sono stata inseguita fino all’auto. Porto con me lo spray”

Lo sfogo di una pendolare che tutte le sere torna con il treno dal lavoro. Qualche giorno fa è stata rincorsa da uno sbandato fino al parcheggio: “Salvate da una volante che passava per caso. Tutta la zona è degradata”

I controlli dei militari alla Stazione del Serraglio Foto Attalmi

I controlli dei militari alla Stazione del Serraglio Foto Attalmi

Prato, 13 settembre 2024 – La stazione centrale come un Bronx. Un ritornello che viene ripetuto da anni ma che, negli ultimi tempi, è tornato di attualità in seguito alle segnalazioni dei tanti pendolari che si trovano a dover frequentare la zona della stazione Centrale quotidianamente.

L’ultima, in ordine di tempo, è stata una pendolare che, qualche giorno fa, ha avuto un incontro “ravvicinato” con uno sbandato che l’ha inseguita, mentre era in compagnia di alcune amiche, fino alla macchina.

Le donne sono state “salvate” da una volante che passava per caso in zona. Ieri la cittadina pratese, stufa per la situazione che si trova ad affrontare ogni sera, ha scritto un post su Facebook e lo ha inviato al sindaco Ilaria Bugetti, per fare presente la situazione di insicurezza e degrado che regnano nella zona.

“Vorrei segnalare una questione piuttosto grave che riguarda la sicurezza alla stazione centrale di Prato – scrive – Lavoro a Firenze e per comodità lascio l’auto nel parcheggio dietro alla stazione. Qualche sera fa, mentre raggiungevo la macchina insieme a due mie amiche, siamo state inseguite da un uomo di nazionalità straniera. Per raggiungere la macchina, abbiamo dovuto chiedere aiuto all’unica volante che, per fortuna, passava davanti alla stazione”.

La donna poi rincara la dose: “Non è l’unico episodio che è accaduto negli ultimi tempi: ci sono tante situazioni di degrado che si vedono già dalle prime ore della sera (non che la zona sia molto più tranquilla durante il giorno): chi dorme sulle panchine, chi è circondato da siringhe, sbandati, gente strafatta, spaccio e potrei continuare all’infinito”.

Che la stazione centrale si abbandonata a se stessa è di fronte agli occhi di tutti i pendolari e viaggiatori che per un motivo o per l’altro passano da lì.

C’è chi addirittura racconta di essere stato inseguito fino ai binari. Risale a qualche anno fa la violenta aggressione a scopo di rapina subita da una donna sulle scale che portano ai binari. La donna, che cadde dalle scale spinta dal balordo, finì in gravi condizioni all’ospedale.

Poco è cambiato da allora. Soprattutto di sera la zona diventa terra di nessuno, vista anche la scarsa presenza di negozi e di illuminazione.

“Per sentirsi più sicuro, mio babbo mi ha comprato lo spray al peperoncino – attacca ancora la pendolare –. Mi sembra impossibile che al giorno d’oggi, con tutto quello che vediamo succedere nei fatti di cronaca, non ci sia modo di avere un maggior controllo della zona da parte delle forze dell’ordine. Non capisco come sia possibile non avere una volante fissa sia sul davanti che sul retro della stazione per garantire sicurezza a tutte le persone che passano da lì, di giorno e nelle ore serali”.

Insomma, non è certamente bello che, per sentirsi sicuri, i cittadini debbano “armarsi”, anche solo dello spray al peperoncino da tenere pronto in tasca.

Una polemica che va avanti da anni quella sulla presenza delle forze dell’ordine alla Stazione che almeno farebbero da deterrente ai tanti delinquenti che girano in zona. Stessa cosa che accade al Serraglio dove gli episodi di spaccio, degrado o violenti si ripropongono costantemente.

Per non parlare dei danni alle auto lasciate in sosta nel parcheggio dietro alla Stazione che spesso vengono prese di mira dai vandali o dai tossici che spaccano i finestrini per racimolare solo qualche spicciolo. Ai proprietari delle macchine restano i danni da pagare e tanta rabbia.

“È una cosa normale che il Comune non si preoccupi di garantire la sicurezza alla stazione? Che cosa dobbiamo aspettare? Che succeda una tragedia prima che si intervenga?”, conclude la pendolare.