REDAZIONE PRATO

Aiuti alle famiglie disagiate: come presentare la domanda

E' già possibile presentare domanda ai servizi sociali o all'ufficio protocollo del Comune

Una famiglia (Foto di repertorio)

Prato, 2 settembre 2016 - Per contrastare la povertà e aiutare le famiglie in condizioni economiche disagiate, l'INPS ha istituito il Sostegno per l'Inclusione Attiva (SIA), una misura dedicata alle famiglie in cui siano presenti minorenni, figli disabili, oppure con una donna sola in stato di gravidanza accertata.

La domanda può essere presentata a partire da oggi, venerdì 2 settembre, senza scadenza, allo sportello SPAC dei servizi sociali, dove è garantita l'assistenza alla compilazione delle pratiche. In alternativa al protocollo del Comune di Prato per inoltro domande compilate in autonomia. Il sostegno economico verrà erogato attraverso l’attribuzione di una carta di pagamento elettronica, utilizzabile per l’acquisto di beni di prima necessità. Il contributo sarà erogato ai nuclei familiari con ISEE pari o inferiore ai 3 mila euro che siano famiglie con almeno un componente minorenne o un figlio disabile. Ma anche con una donna sola in stato di gravidanza accertata (domanda da presentare non prima di 4 mesi dalla data presunta del parto); o, ancora, che abbiano un punteggio minimo sulla valutazione del bisogno pari a 45 punti (vengono considerati carichi familiari, situazione economica e lavorativa).

Il richiedente deve essere residente in Italia da almeno 2 anni. Inoltre, per rientrare nei termini, nessun componente della famiglia deve essere beneficiario di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati (NASPI, ASDI, ecc.) o avere carta acquisti sperimentale o altri contributi superiori a 600 euro mensili, né possedere un'auto nuova, immatricolata negli ultimi 12 mesi o un'auto di cilindrata superiore a 1.300 cc o un motoveicolo di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati negli ultimi 36 mesi.

I requisiti di accesso saranno verificati sulla base dell'ISEE in corso di validità. Per ottenere il contributo è necessario che il nucleo familiare aderisca ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa, con l'obiettivo di aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia. Il progetto verrà redatto successivamente all'ammissione dai servizi sociali. I documenti da presentare, oltre al modulo di domanda, sono la copia della carta d'identità in corso di validità (per il richiedente straniero: documento attestante la titolarità del diritto di soggiorno) e la copia dell'attestazione medica di gravidanza accertata (in caso di richiesta da parte di una donna sola).