REDAZIONE PRATO

Al Met "Il fuoco era la cura". Suggestioni da Fahrenheit 451. Baracca: parlano gli Etruschi

Replica speciale al Metastasio. A Casale prima nazionale con Maila Ermini .

Replica speciale al Metastasio. A Casale prima nazionale con Maila Ermini .

Replica speciale al Metastasio. A Casale prima nazionale con Maila Ermini .

Doppio appuntamento a teatro oggi, tra Metastasio e La Baracca. Al Met alle 19.30 replica straordinaria di Il fuoco era la cura, una creazione di Sotterraneo liberamente ispirata a Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, prodotta dal Metastasio con il Piccolo Teatro di Milano ed Emilia Romagna Teatro Ert. a 71 anni dalla pubblicazione del capolavoro di Bradbury e a 58 dall’uscita nelle sale dell’omonimo film di François Truffaut, questo spettacolo si domanda dove si annidino nel presente i rischi di possibili derive totalitarie. Nel 1953, Ray Bradbury immagina un futuro distopico in cui è vietato leggere e chi venga sorpreso a farlo, o a possedere dei libri, è tratto in arresto. Paradossalmente, il corpo dei pompieri non è impiegato per spegnere gli incendi, bensì per bruciare i libri (e se necessario i loro possessori). Come in tutti i regimi totalitari, esiste una comunità clandestina di dissidenti, le persone-libro, che si impegnano a imparare a memoria un grande classico della letteratura mondiale, per salvarlo dall’oblio e tramandarlo così alle generazioni future. Il fuoco era la cura dunque attraversa e rilegge liberamente Fahrenheit 451 con cinque performer - Flavia Comi, Davide Fasano, Fabio Mascagni, Radu Murarasu, Cristiana Tramparulo - che ne ripercorrono la storia, si identificano coi personaggi, si muovono mappando i coni d’ombra, le cose che Bradbury non spiega o non racconta, creando linee narrative parallele, costruendo anche le cronache di un tempo intermedio fra il nostro presente e un futuro anticulturale e incapace di pensiero complesso.

A La Baracca alle 21.15 andrà invece in scena Gli Etruschi non parlano, gli Etruschi non esistono, un viaggio nella letteratura etrusca, di e con Maila Ermini, che debitta in prima nazionale. Da anni La Baracca si occupa di Etruschi, a cominciare dalla rappresentazione di Laris Pulenas. "Questa volta presenteremo un viaggio particolare – spiega Ermini –, che può anzi sembrare paradossale, perché in tanti secoli di storia gli Etruschi non ci hanno lasciato un pensiero, nemmeno un verso, nemmeno un ricordo di un fatto. E allora? E allora, invece, c’è una “letteratura in absentia” su cui riflettere, e paradossalmente ci sono testi di cui non è stato ancora detto o rappresentato nulla; certamente non a teatro. Sarà un viaggio entusiasmante – conclude – e mai raccontato prima". Pochi posti ancora disponibili, si consiglia di prenotare [email protected] o 348 7046645