Al Terminale . Mondovisioni sulla società

Terza edizione del mini-festival di film indipendenti. Proiezioni alle 21 da stasera fino al 15 febbraio .

Al Terminale . Mondovisioni sulla società

Al Terminale . Mondovisioni sulla società

Torna a Prato Mondovisioni, il festival di film indipendenti in lingua originale. Terza edizione in programmazione per cinque settimane al cinema Terminale, fino a giovedì 15 febbraio. Il mini festival in anteprima ragionale, è una finestra sul mondo per indagare le questioni più critiche della cronaca con gli occhi del cinema indipendente. Un cartellone realizzato dal Comitato 25 aprile in collaborazione con la Casa del Cinema. Ogni proiezione sarà introdotta da ospiti e interventi di associazioni. Ogni film scelto fa a comporre un mosaico per raccontare la complessità del nostro tempo. Si comincia giovedì 11 alle 21 con "Seven winters in Tehran"di Steffi Niederzoll: storia della diciannovenne Reyhanh che uccide il suo violentatore. Lei scappa, fugge. Nessuno crede alla sua legittima difesa. Durante il processo non ha nessuna chance. Il suo aggressore era un uomo potente: anche da morto viene protetto da una società patriarcale. Giovedì 18 è la volta di "Theatre of violence" di Emil Langballe e Lukasz Konopa. Un avvocato difensore presso la Corte Penale Internazionale dell’Aia ha fra i suoi clienti Dominique Ongwen, uno dei 20.000 bambini rapiti in Uganda dai Lord’s Resistance Army di Joseph Kony. Giovedì 25 vedremo "The lost soul of Syria" di Garance Le Caisne e Stephane Malterre. Nel 2014 furono rese pubbliche oltre 27.000 foto di detenuti civili torturati a morte, sottratte dagli archivi segreti del regime siriano da un disertore militare dal nome in codice Caesar. Penultimo film, "Total trust" di Jiliang Zhang, in programmazione l’8 febbraio. Il "controllo sociale" in Cina ha raggiunto livelli spaventosi. Non solo su chi viene ritenuto una minaccia dal governo ma anche sui cittadini comuni, osservati nel loro quotidiano. La terza edizione di Mondovisioni si chiude il 15 febbraio con "20 days in Mariupol" di Mstyslav Cheronv. Un gruppo di giornalisti entra nella città portuale di Mariupol, alla vigilia dell’invasione russa in Ucraina. Quei pochi giornalisti rimasti, circondanti dai soldati russi, si rifugiano in un ospedale. Fuori abbonamento, una sesta serata il 7 marzo "Praying for Armageddon". Abbonamento per 5 ingressi a 30 euro. Proiezione singola 8.

Federico Berti