Alia studia la nuova convenzione. Ma i tempi non sono ancora certi

Leggi più stringenti: il materiale di risulta sarà ritirato solo in modo differenziato

Alia studia la nuova convenzione. Ma i tempi non sono ancora certi

Leggi più stringenti: il materiale di risulta sarà ritirato solo in modo differenziato

Cambia il mondo, cambiano le leggi, cambiano i regolamenti. La nuova convenzione fra Alia ed Emmaus è in fase di stesura, verrà condivisa con Ato Toscana Centro e sarà operativa non solo per Emmaus ma anche per tutte le onlus, presenti nei territori gestiti da Alia che hanno come missione il prolungamento della "vita" dei beni durevoli, dagli arredi, alle biciclette, ai vestiti, ai libri, agli elettrodomestici. La nuova convenzione dovrà naturalmente rispettare l’insieme delle normative di settore e prevederà, fra le altre cose, che il materiale di cui liberarsi venga esposto in modo differenziato. Quindi, per esemplificare, Emmaus e le altre onlus dovranno esporre fuori dalle proprie sedi il materiale che non riescono a vendere in modo separato per tipologia: legno, metallo, elettrodomestici, plastica, carta, vetro, eccetera. In alternativa potranno conferire gli stessi materiali in modo differenziato ai centri di raccolta di Alia. Sono intanto in corso approfondimenti sui diversi punti vendita di Emmaus, così da assegnare una dotazione di contenitori per la raccolta commisurata ai metri quadri iscritti a Tari. In attesa della nuova convenzione Alia ha attivato, per Emmaus, un sistema di ritiro di ingombranti come previsto dalla carta dei servizi, per il quale la stessa onlus ha già effettuato quindici richieste di recupero materiali, tutte soddisfatte, per le sedi di viale Montegrappa, di Castelnuovo e di Narnali. Si tratta quindi di interventi a chiamata e solo per ingombranti, con limiti di ritiro da un punto di vista delle dimensioni. Per questo Emmaus, che ha ancora magazzini colmi di mobili e oggetti, in attesa della firma della nuova convenzione ha per ora disposto la sospensione della raccolta dai cittadini, ma su quanto tempo ci vorrà non ci sono al momento certezze.

Quando saranno finalmente chiari i ‘confini’ operativi della convenzione, le varie onlus si dovranno attenere alle nuove disposizioni e gestire come rifiuto speciale eventuali altri rifiuti non gestibili nel flusso degli urbani. E’ inevitabile che le cose cambieranno anche per i cittadini: il conferimento di mobili e oggetti dovrà essere fatto con una più precisa distinzione sulle tipologie di materiale.