
Alla scoperta dei Faggi di Javello Partendo dal parco di Vallupaia
Per abbinare una camminata nel bosco ad un picnic, un posto perfetto lo si trova nel comune di Vaiano, temperature permettendo. La partenza e il termine di questo itinerario ad anello è il parco attrezzato di Vallupaia, dotato di tavoli e aree barbecue. Da qui si diramano due sentieri: a destra il 414A del CAI, dal quale si arriva chiudendo l’anello, e a sinistra una strada bianca in salita. La si prende fino al primo tornante, dove a sinistra si trova un sentiero più stretto, che va seguito per 1,2 km, fino ad incrociare il sentiero CAI 410. In questo tratto si trova un bello scorcio panoramico sulla vallata sottostante. Preso il 410 verso destra, si segue l’indicazione per il passo degli Acquiputoli e si sale fino a Poggio Prato Tondo. La salita regala un’ottima visuale sulle vette della Calvana, sul Monte le Coste su cui è posto il memoriale di Curzio Malaparte e sulla piana pratese. Si prosegue in salita fino a Pian dei Massi, dove un prato con tavolo da picnic è perfetto per una sosta. Da qui si attraversa una bella faggeta per arrivare sulla vetta del Monte Javello. I Faggi di Javello sono un’area boschiva nella quale si svolsero rilevanti azioni partigiane della brigata Orlando Storai nel febbraio 1944. La “Via dei Faggi” era il modo in cui veniva chiamata la tratta che, attraverso questi boschi, permetteva di portare i rifornimenti alimentari ai partigiani. Oltre a due cippi memoriali dei partigiani, si incontra anche il Tabernacolo del Faggio della Madonna. Dal tabernacolo si scende a destra lungo il Sentiero Lisca, che con stretti tornanti nella faggeta raggiunge il CAI 414 alla Fonte del Prete. Si prosegue fino all’incrocio con il 414A, da prendere per tornare rapidamente al punto di partenza. Lunghezza totale: 6,5 km, con 330 metri di dislivello.
Andrea Cuminatto