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Alla scoperta del Conservatorio di San Niccolò. Qualche giorno per sperare nel “Luogo del Cuore“

Il cantiere del primo lotto doveva aprire a marzo 2024: i fondi Cei non sono arrivati ed è tutto chiuso. Per il tetto attesi i contributi promessi Ministero e Regione ma non bastano, in totale servono 2 milioni .

Il cantiere del primo lotto doveva aprire a marzo 2024: i fondi Cei non sono arrivati ed è tutto chiuso. Per il tetto attesi i contributi promessi Ministero e Regione ma non bastano, in totale servono 2 milioni .

Il cantiere del primo lotto doveva aprire a marzo 2024: i fondi Cei non sono arrivati ed è tutto chiuso. Per il tetto attesi i contributi promessi Ministero e Regione ma non bastano, in totale servono 2 milioni .

Il primo lotto di lavori per il restauro dell’ex convento della chiesa di San Michele a Carmignano doveva partire nel marzo 2024. L’intervento del costo di 1.200.000 euro è finanziato per il 70% dai fondi della Cei che derivano dall’8 per mille. Nel settembre scorso, in occasione del trasferimento della Visitazione a Poggio a Caiano, il vescovo monsignor Fausto Tardelli comunicò che i lavori non erano partiti. Da allora non c’è stato modo di sapere più nulla e il complesso è chiuso. Non ci sono indicazioni di appalto e queste somme di denaro dalla Cei non sono ancora arrivate. Perché? Questo significa che senza i lavori del primo lotto non sarà possibile procedere neppure a quelli del tetto e i tempi si allungheranno. La chiesa non si è deteriorata di recente, già nel 2019 la Diocesi in una nota scriveva che "il complesso parrocchiale si trova attualmente in uno stato di degrado preoccupante. I precedenti interventi di restauro (1994-2000) hanno interessato principalmente la chiesa – allora maggiormente bisognosa di consolidare le parti strutturali – mentre è il resto del complesso a necessitare di urgenti interventi. I saggi esterni sulle mura ad est hanno evidenziato che quasi tutta la parte muraria subisce un cedimento scomposto dato che le murature esterne poggiano su terreno di riporto inadatto alle fondazioni". La relazione diffusa all’epoca era altamente preoccupante: "Il posizionamento dell’intero edificio in consistente pendenza produce uno spostamento verso valle ed è destinato nel tempo a incrementare il cedimento se non si provvede con urgenza a mettere in atto interventi funzionali per irrigidire la struttura creando un valido piano di posa di adeguate fondazioni. Si rendono necessari adeguati ammorsamenti tra parete e parete ed efficaci collegamenti con i solai.

Il dissesto sulle pareti esterne ha creato stacchi sui solai e sui muri trasversali. Rendendo tutti i locali dei cinque piani assolutamente inagibili anche per il pericolosissimo crollo e collasso di una capriata principale di copertura e del collasso delle altre capriate con evidenti infiltrazioni di acque piovane che stanno già interessando anche le volte a crociera del portico del chiostro. La struttura lignea del tetto ha subito danni ingenti da infiltrazioni. Il cedimento della copertura, a sua volta, ha causato un’anomala spinta laterale che ha agito sul muro perimetrale e ha causato lesioni e disassamenti. Anche in questo caso si dovrà procedere alla connessione dei solai alle pareti murarie". Sei anni fa il costo complessivo preventivato per le sole opere strutturali ammontava a 697.000 euro che ora è diventato 1.200.000 euro. "Si confida – concludeva la nota - di poter attingere anche a finanziamenti terzi rispetto alla sola parrocchia e alla diocesi. La parrocchia è già da tempo impegnata nell’opera di Crowfunding e chiederà la compartecipazione della Cei nei prossimi anni". Questa compartecipazione dopo 6 anni è arrivata solo a parole, nei fatti si traduce che serviranno parecchi anni per riportare la Visitazione a Carmignano. Nel 2019 fu lanciata con la Regione la campagna ArtBonus ma fu un flop totale. Ora, si attendono i fondi ministeriali (600.000 euro promessi dal Governo) e il contributo della Regione spalmato in 3 anni (500.000 euro) ma siamo alla metà dei soldi necessari che fra primo lotto e tetto ammontano a 2 milioni di euro.

M. Serena Quercioli