
Disagi a un condominio
Prato, 17 novembre 2014 - UN ANNO intero a togliere l’acqua con i secchi dai garage allagati. Ansia e preoccupazione ad ogni temporale un po’ più forte. Poi la decisione di spendere 80mila euro per installare una serie di pompe fisse in grado di drenare via l’acqua dai piani più bassi e per impermeabilizzare anche la parte più bassa dei garage.
QUESTA la situazione che hanno dovuto affrontare otto residenti di un condominio di via delle Fonti, pagando di tasca propria per i macchinari istallati nel sottosuolo.
«Quella purtroppo è solo la prima parte della spesa. Abbiamo già stabilito, in una delle ultime riunioni condominiali, di spendere altri 90mila euro per completare il sistema di pompe, per le batterie di riserva e per i sistemi di continuità, che ci garantiscono il funzionamento dell’impianto di idrovore anche in caso di black out – commentano i residenti – E’ stato un grandissimo sacrificio economico per le nostre famiglie: si parla di più di 20mila euro a condomino, ma l’alternativa era continuare a togliere l’acqua con i secchi e non poter usare neanche l’ascensore perché si era allagato il vano che l’accoglie. La falda acquifera sotterranea da quando abbiamo comprato queste case si è alzata di sette metri. La situazione era insostenibile».
AL DANNO e ai soldi già spesi (o già in previsione di spesa), poi, si deve aggiungere il costo della corrente elettrica, consumata costantemente dalle pompe.
«Si parla di 400-500 euro in bolletta ogni due o tre mesi: spese importanti che abbiamo sostenuto e che stiamo sostenendo con enormi sacrifici – aggiunge Donato Sacco, uno dei residenti che si è preso l’incarico di intervenire prontamente nel caso in cui l’impianto di allarme delle pompe entri in funzione per segnalare un guasto o un black out – Purtroppo non abbiamo ancora risolto del tutto il problema, malgrado l’acquisto di una ulteriore pompa di riserva. Se disgraziatamente dovesse esserci un guasto alla rete elettrica molto prolungato saremmo di nuovo alle prese con i garage allagati. In pratica viviamo sopra un lago sotterraneo che cerca costantemente di emergere».
UN BEL GUAIO, anche e soprattutto per chi, a livello dei garage, ha dei locali adibiti a taverna-lavanderia.
«Per fortuna io abito nelle villette più vicine alla strada, che risentono meno di questo problema e qui ho soltanto due garage – aggiunge Nadia Coppini, l’altra residente che ha fornito il suo numero in caso di emergenza –purtroppo alcune famiglie da mesi rinunciano ad usare un piano intero dell’abitazione perché hanno paura di essere sommerse dall’acqua. Anche noi in garage ci andiamo con molta cautela e per un anno non li abbiamo potuti utilizzare. Ora la situazione è tranquilla, ma viviamo nella continua apprensione possa succedere qualcosa alle pompe o all’impianto elettrico che le governa».
FRA GLI ALTRI problemi da risolvere, in un passo successivo dei lavori previsti nel condominio, ci sarà anche il rifacimento del “vialetto condominiale”, completamente dissestato e velocemente invaso dalle acque in caso di pioggia.
SI TRATTA dunque di ulteriori spese che i condomini dovranno sostenere quando decideranno di rifarlo. Conti alla mano, la risalita della falda costerà a ciascuno un anno di stipendio medio, una vera e propria tassa che tutti avrebbe fatto a meno di pagare. Anche per questo ci si sta muovendo per cercare di trovare una soluzione alternativa al mettere mano al portafoglio.
IL PROBLEMA riguarda anche altre case di via delle Fonti che hanno un piano interrato e che si trovano a poche centinaia di metri dalle abitazioni del numero civico 371.
«Anche in questo caso – sottolineano ancora i residenti della zona – è stato necessario sistenare delle pompe con dei tubi direttamente collegati ai tombini sulla strada per dreanre l’acqua. E tutto a spese delle famiglie».