Allarme dispersione scolastica già alle medie

A Prato preoccupa la dispersione scolastica, con il 13% degli studenti che non completa il percorso. Progetti come "Mutuo Soccorso" e "Net for Neet" cercano di contrastare il fenomeno offrendo supporto educativo e formativo ai giovani a rischio esclusione. Ingrid Tveleniuc di Oxfam Italia sottolinea l'importanza di ridare fiducia ai ragazzi in difficoltà.

Allarme dispersione scolastica già alle medie

Allarme dispersione scolastica già alle medie

Suona un campanello d’allarme a Prato chiamato dispersione scolastica: non è una novità per la realtà pratese ma stavolta i dati sono preoccupanti, anche sui banchi delle medie. Sì, perché qui il 13 per cento degli studenti non conclude il percorso scolastico, un dato che è doppio rispetto alla media regionale mentre il 25,2 per gli studenti non completa il ciclo alle superiori (la scuola dell’obbligo è fino a 16 anni), contro una media del 18,2 per cento nel resto della Toscana.

A scattare questa allarmante fotografia è Oxfam Italia che porta avanti il progetto "Mutuo Soccorso", a fianco dell’associazione Cieli Aperti, in collaborazione con la cooperativa Pane e Rose e altri soggetti: l’obiettivo è potenziare le opportunità educative nel quartiere del Soccorso per prevenire dispersione scolastica e povertà educativa in un contesto cittadino ‘fragile’, rafforzando l’offerta formativa con una rete di associazioni e realtà di quartiere per dare supporto ai ragazzi dentro e fuori dalla scuola.

Largo a nuove attività culturali, didattiche, sportive, alla riqualificazione di spazi. Per valorizzare la comunità educante del quartiere, stasera sarà festa con ‘il festival della Deklassat@’, una serata in cui le vie del quartiere del Soccorso si animeranno di tante iniziative culturali e momenti di convivialità promossi da esercenti e residenti del quartiere insieme alle comunità dei migranti.

A partire dalle 18 sono previsti tour guidati del quartiere con punti di ritrovo in piazza Santa Maria del Soccorso e all’incrocio tra via Cortesi e via Venezia.

Un altro fenomeno preoccupante è quello dei ‘Neet’, ossia giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano, né partecipano ad attività di formazione. A questa emergenza risponde "Net for Neet", il progetto realizzato da Oxfam sempre con Cieli Aperti e la cooperativa sociale Macramè, grazie al finanziamento dell’Unione Buddhista Italiana. Un intervento che ha consentito di offrire varie forme di supporto a oltre 600 giovani a rischio esclusione a Prato e Campi Bisenzio.

"Sono ancora troppi i ragazzi e le ragazze che nelle nostre città affrontano una condizione di disagio e disorientamento - sottolinea Ingrid Tveleniuc, referente del progetto per Oxfam Italia - e per questo, prima di tutto, è fondamentale ridare loro fiducia nelle proprie potenzialità inespresse".