REDAZIONE PRATO

Allerta arancione. Biffoni chiude tutto. Scuole, domani mattina saltano le lezioni

Limitazioni da oggi pomeriggio alle 15. Non si potrà andare neanche al cimitero (a partire dalle 16). No agli spettacoli dal vivo e ai mercati, diventano off limits anche gli impianti sportivi.

Il sindaco Matteo Biffoni arriva alla vigilia di un’altra allerta arancione per il reticolo indraulico minore e giallo per i corsi fluviali maggiori e il rischio temporali forti con poche ore di sonno, ma la certezza che Prato si sta risollevando con la determinazione propria dello spirito dei suoi concittadini. A una settimana dall’alluvione causata dalla tempesta Ciaran, Biffoni non si è fermato mai un momento e anche ieri pomeriggio ha fatto l’ennesimo sopralluogo nelle zone maggiormente martoriate. "Non ci sono zone isolate anche se alcune criticità persistono qua e là, ormai in via di risoluzione. L’acqua è stata ripristinata e anche a Viaccia, in via Garibaldi con la sostituzione di 180 contatori della corrente elettrica", racconta. Un bilancio faticoso da tracciare perché la devastazione che l’alluvione e la furia delle acque ha provocato oggi si materializza davanti agli occhi nei cumuli di oggetti infangati, tirati fuori dalle cantine e dalle case, raccolti sui marciapiedi e lungo le strade, in attesa di essere rimossi, e nelle macchine trascinate dalle esondazioni e riunite in uno spazio comunale in via Lille, al Macrolotto 2. Uno sguardo al territorio fortemente stressato da un fenomeno mai visto a memoria di uomo abbattersi su questo lembo di Toscana: 155 millimetri di acqua in poche ore. "Devo dire che gli interventi messi a punto a salvaguardia del territorio hanno funzionato: penso a Castelnuovo che alle prime piogge finiva sempre sott’acqua, stavolta è rimasto all’asciutto; o al Ponte Attigliano o ancora alla cassa di espansione dell’ospedale, intervento che sebbene non ultimato in attesa del via libera delle Ferrovie dello Stato, ha evitato l’allagamento di Galciana".

Adesso "ha da passà ‘a nuttata" per citare Edoardo De Filippo e la nuova allerta arancione diramata ieri dalla Regione dalle 16 di oggi fino alle 14 di domani, che ha fatto scaturire un’ordinanza in via precauzionale di chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, comprese le palestre scolastiche e dei servizi educativi (nidi d’infanzia, centri bambini e spazi gioco) dalle 15 di oggi fino alle 24 di domani. Oltre alle scuole chiusura dell’area gioco Gioca Giò, di tutti i cimiteri comunali dalle 16 di oggi fino alla mezzanotte di domani, escluso il cimitero d Chiesanuova già chiuso fino alle 24 del 12 novembre; chiusura di tutti gli impianti sportivi all’aperto dalle 16 di oggi, di tutti i mercati dalle 15 di oggi. Inoltre chiusura di biblioteche, scuola di musica e Officina Giovani sempre dalle 15 di oggi alle 24 di domani. Stop a spettacoli dal vivo in teatri, club, sale concerti, discoteche e chiusura al pubblico dei musei dalle 15 di oggi alle 17 di domani. Scuole chiuse domani anche a Carmignano (oggi infanzia e primaria chiuderanno alle 13,30, medie 14,10) e Montemurlo. Aperte in vallata. L’ordinanza di chiusura pratese arriva anche dopo le dichiarazioni dell’assessora regionale Monni secondo cui "i sindaci (la settimana scorsa, ndr) dovevano fare quello che prevedeva l’allerta arancione cioè chiudere le infrastrutture". Biffoni ora guarda al futuro: "Da lunedì ci si concentra sulla ricostruzione per le famiglie e le imprese muovendomi verso il commissario straordinario Eugenio Giani e il governo perché arrivino i ristori. I fondi sono necessari a ripartire. Poi ci pensiamo da noi". Intanto Biffoni invita " i pratesi a non mollare: siamo una grandecittà come dimostra il cordone di solidarietà, l’impegno di tanti volontari oltre che delle istituzioni e della protezione civile". Riguardo ai risarcimenti, Biffoni ripete fino allo sfinimento che "i cittadini raccolgano quante più foto e documentazioni". Il sindaco pensa ad altre azioni da mettere in campo: "una convenzione con l’ordine degli psicologi per offrire supporto per lo choc subìto" e "un elenco di artigiani indispensabili per la ricostruzione, come imbianchini, elettricisti, manovali".

Sara Bessi