Cinque espulsi per parte, per un totale di dieci giocatori. Gara sospesa e sconfitta a tavolino per entrambe le formazioni. E’ costato caro il parapiglia nel finale della partita Allievi B (2009) sia al Prato Nord, sia al CF 2001, le due società protagoniste dell’episodio accaduto nell’ultimo confronto del campionato provinciale. Secondo quanto si legge sul bollettino ufficiale dal giudice sportivo, che riprende il referto del direttore di gara, "al 39’ minuto del secondo tempo si scatenava una rissa fra calciatori delle due squadre. A seguito della rissa, venivano presi provvedimenti di espulsione (5 per parte) che solo per evitare ulteriori tensioni in campo venivano notificati, ai due dirigenti accompagnatori successivamente, e pertanto, tali provvedimenti riducevano il numero dei calciatori sotto il minimo regolamentare". Da qui la gara risulta non terminata, peraltro sul punteggio di 4-0 in favore del Prato Nord. A tutti i ragazzi espulsi sono state assegnate, equamente, tre giornate per condotta violenta. Fino a qui la versione del direttore di gara. Dirigenti, accompagnatori, allenatori, raccontano però una verità diversa. Sia Prato Nord che CF 2001 individuano soltanto 6 ragazzi, tre per parte, protagonisti di qualche parapiglia leggero, subito sedato dai rispettivi staff tecnici presenti a bordo campo. Due ragazzi del CF 2001 e due del Prato Nord, insomma, sarebbero stati espulsi ingiustamente dal giovane arbitro, forse eccessivamente impaurito. "Per espellere un giocatore bisogna avere l’assoluta certezza. Abbiamo già provveduto ad allontanare dalla società tre ragazzi, che anche in passato si erano resi protagonisti di episodi simili. Episodi che vanno comunque condannati, sia chiaro. Due calciatori però sono stati espulsi ingiustamente, quasi per far sì che la partita venisse data persa a tavolino – spiega Alessandro Vezzi, responsabile del settore giovanile del Prato Nord - . La società valuterà i passi da fare per tutelare il buon nome di questi atleti che non hanno partecipato al parapiglia, in una zona circostanziata del campo. L’arbitro era distante 25-30 metri. Il parapiglia è stato sedato immediatamente dalle due panchine e si era ristabilito un clima sereno e pacifico. L’arbitro ha fischiato tre volte e si è chiuso nello spogliatoio. A posteriori sono arrivate le espulsioni". Anche Francesca Fiaschi, presidente del CF 2001, ha qualcosa da dire sull’accaduto: "Il direttore di gara è parte integrante della sportività del calcio. Questo concetto manca a volte, anche fra le società – conclude -. E’ chiaro che certi episodi in campo non devono succedere, né da parte degli arbitri, né da parte, soprattutto, dei giocatori. Abbiamo già parlato con i nostri ragazzi, esprimendo una ferma condanna per questo tipo di atteggiamenti".
L.M.