REDAZIONE PRATO

"Alluvione, la collina ha ceduto". A Oste nuova cassa d’espansione

Primo incontro con i cittadini. "In pianura le opere hanno funzionato, i problemi sono stati causati a monte"

"Alluvione, la collina ha ceduto". A Oste nuova cassa d’espansione

Oltre 150 persone nella sala del circolo Nuova Europa di Oste per la prima delle assemblee con i cittadini, volute dal sindaco Simone Calamai per fare il punto sulla situazione post alluvione. Un momento informativo, ma anche di ascolto delle necessità al quale hanno preso parte il sindaco Calamai, gli assessori e la protezione civile comunale.

Durante la serata è stato fatto il punto su ciò che è accaduto il 2 novembre: Calamai ha messo in luce che a Oste torrenti e casse di espansione hanno svolto la loro funzione, nessun cedimento, esondazione o malfunzionamento. Purtroppo gli allagamenti nella frazione sono stati causati dalle criticità che si sono verificate a monte, nella zona collinare che hanno trasformato Oste in un ricettacolo delle acque provenienti da nord. Le somme urgenze per il ripristino delle condizioni di sicurezza, infatti, non riguardano Oste ma le frazioni più a monte, Javello e Albiano, Bagnolo e Montemurlo. Su Oste il sindaco ha ribadito la ferma volontà di andare a completare l’impianto di sollevamento sul torrente Agnaccino in via Puccini e la vasca di laminazione in via Parugiano di Sotto, opere idrauliche del valore di 4,5 milioni di euro in fase di esecuzione. "Ora l’obiettivo è di arrivare al più presto con la Regione alla realizzazione della seconda cassa d’espansione sul torrente Meldancione – spiega il sindaco Calamai –. A Oste le casse di espansione e i torrenti hanno svolto la loro funzione ed hanno raccolto l’acqua dei fossi che provengono dalla collina: questi non sono esondati a Oste, il problema si è verificato a monte. C’è poi il tema del rinforzo dell’argine del torrente Agna. Nel corso degli ultimi anni sul lato montemurlese, attraverso il Genio civile e il Consorzio di bonifica, abbiamo rinforzato diversi tratti dell’argine stesso che hanno retto bene ed hanno scongiurato il cedimento, come purtroppo si è verificato sul lato di Montale.

Comunque, continueremo a chiedere con forza il miglioramento e il rinforzo degli argini, ma rileviamo che ciò che è stato fatto a Montemurlo è stato molto positivo per evitare ulteriori problemi alla frazione, già messa a dura prova". La serata ha rappresentato anche l’occasione per ribadire con forza che il Comune di Montemurlo è fermo nel continuare a chiedere risorse adeguate per i cittadini e le aziende colpite dall’alluvione."In una situazione di questo genere è fondamentale che non ci siano incertezze o lentezze da parte del governo nello stanziare risorse che sono indispensabili per la ripartenza".