"Ogni volta che piove abbiamo paura. Siamo stanchi di parole, vogliamo fatti, date, scadenze". E giù applausi. "Ho avuto 50mila euro di danni, me ne sono arrivati 3mila ma cosa ci faccio?". E ancora: "Da 50 anni via Montalese si allaga davanti a villa Strozzi, ogni volta 50 centimetri di acqua, la fogna non riceve, saranno vent’anni che non viene pulita". Il salone della Misericordia di Oste era strapieno, in platea i cittadini, sul palco Publiacqua e Comune, che ha convocato le famiglie per fare il punto sulla situazione post alluvione.
Lo stato dell’arte messo nero su bianco, con la consapevolezza che gli interventi da fare sono ancora molti. Una riunione fiume, in cui sono mancati attimi di tensione tra chi ha subito danni e chi ha la responsabilità del bene comune: "Da novembre non abbiamo visto nessun intervento a Bagnolo, ma noi le bollette le paghiamo tutti i mesi", si leva un grido dalla platea. A fare il punto della situazione è stata Publiacqua presente con il presidente Nicola Perini che ha promesso di essere a Montemurlo tutti i primi lunedì del mese, dal prossimo 4 novembre, alle 19 per raccogliere istanze e segnalazioni e per informare i cittadini sull’avanzamento dei cantieri. Il problema di Montemurlo e di Oste in particolare è legato alla rete fognaria, "inadeguata per la popolazione e il distretto di oggi". Proprio per risolvere i continui allagamenti che si formano soprattutto nella zona più bassa della frazione l’amministrazione ha chiesto a Publiacqua, dopo il parere favorevole dell’Autorità di Bacino, di effettuare uno studio per individuare le criticità e intervenire. Serviranno sei mesi: lo studio comprende la rete fognaria, i fossi, le vasche di espansione, un progetto a tutto tondo che possa dare un affresco della situazione per risolvere la quale andranno trovati i soldi. "Le risorse devono essere trovate, non ci si può arrendere. Le necessità a livello regionale ammontano a oltre 1 miliardo e 100 milioni di euro ma al momento le uniche risorse arrivate sono i 67,8 milioni di euro dell’Unione europea", dice il sindaco Calamai.
La saggezza dei paesani nati e cresciuti in un luogo del quale ne hanno vissuto tutte le trasformazioni che nell’arco della serata si è scontrata con gli studi ingegneristici e i calcoli matematici.
Silvia Bini