Prato, 15 dicembre 2023 – La stella cometa ha lasciato il tetto della capannuccia e giace a terra un metro più in là, l’abete con appese le foto dei volontari che qualche settimana fa hanno dato una mano a spalare fango e detriti, è inclinato, sul ciglio della strada che, da quella principale, porta a Chiusoli: quelli che dovevano essere i simboli della rinascita del borgo, preparati per l’inaugurazione della Via dei Presepi e per un momento di festa, solo sabato scorso, si sono piegati a loro volta davanti alla pioggia battente di mercoledì mattina, che ha di nuovo inondato il borgo di Chiusoli, frazione di Migliana, Comune di Cantagallo.
![Anita Borselli, una delle residenti di Chiusoli. A destra, l’ultimo allagamento](https://www.lanazione.it/image-service/version/c:YTk5ZTUyNTEtNzZjZS00:OTJjMzVi/anita-borselli-una-delle-residenti-di-chiusoli-a-destra-lultimo-allagamento.webp?f=3%3A2&q=1&w=1560)
Una pioggia abbondante, per Migliana (una trentina di millimetri in pochissimo tempo), ma non straordinaria come quella che si è vista in Vallata il 2 novembre. Una constatazione questa, che ha piegato, oltre ai simboli di una rinascita che sembrava alle porte, anche gli animi delle nuove famiglie che da qualche anno hanno ripopolato il borghetto – in un trend inverso che li ha visti arrivare dalla città alla montagna, dove hanno deciso di far crescere i figli - che si sono ritrovate di nuovo a ricominciare a spalare.
A confortarle, ieri l’altro e ieri, la squadra dell’ufficio tecnico del Comune di Cantagallo, sindaco e vice sindaco e nel pomeriggio il Genio Civile, e ad ascoltarli di nuovo le telecamere della Rai, come un déjà vu delle prime settimane di novembre: negli occhi degli abitanti della frazione, amarezza e sulle labbra tanta rabbia. Per loro, il lavoro fatto dal 2 novembre ad oggi non è sufficiente – a dimostrarlo le tre case di nuovo allagate e i selciati risistemati, di nuovo disconnessi – perché il fosso che ha causato tanta distruzione è ancora per buona parte tombato.
"L’acqua ha fatto di nuovo rotolare le pietre qua sotto – ci spiega il sindaco Bongiorno, indicando lo scavo fatto soltanto mercoledì per poter esplorare la tombatura e liberarla dai massi – che hanno fatto da "tappo" e quindi il torrente è esondato". "Serve una soluzione, definitiva – chiedono a gran voce gli abitanti - , non possiamo tremare sempre per due gocce d’acqua". La soluzione è attesa dal Genio Civile, che proprio ieri è stato convocato dal sindaco a Migliana.
"Siamo nella seconda fase della somma urgenza – prosegue Bongiorno –. La prima fase è stata quella della messa in sicurezza e del riordino, adesso siamo in quella del ripristino. Numerosi gli interventi in corso d’opera in tutto il Comune, da via di Canvella, a via di Migliana, a via del Rotone, a Ribuio, un paio alla Ghiffia. Poi Carmignanello, sul rio di Cambiaticcio, al Fabbro, a Codilupo, al Noceto, e ovviamente a Chiusoli. Poi la questione di Butia, dove una ditta sta lavorando su incarico del Genio Civile: lì si sta riportando il fiume in alveo e allo stesso tempo si sta realizzando una pista provvisoria con cui cercheremo di permettere alle persone evacuate (una ventina) di tornare alle case a riprendere effetti personali e macchine, dopodiché abbiamo un accordo con i privati (perchè lì è terreno privato) che ci presenteranno un progetto di massima per la realizzazione di una strada che il Comune farà proprio e candiderà alla fase della ricostruzione. Sono un’ottantina le somme urgenze aperte in tutto il Comune".
In tutto questo, a far rivivere le ore drammatiche dei primi di novembre, i problemi col telefono: mercoledì il paese di Migliana è stato senza linea, poi ieri il problema è stato risolto da Tim.