Alluvione, non c’è pace. Il centrodestra replica: "Destinati 350 milioni a famiglie e imprese"

Dopo il "j’accuse" dell’assessora toscana Monni contro il governo arriva la dura risposta degli esponenti della maggioranza: "I soldi ci sono. C’è da vedere a che punto sono le istruttorie, di competenza regionale". .

Alluvione, non c’è pace. Il centrodestra replica: "Destinati 350 milioni a famiglie e imprese"

Volontari al lavoro contro il fango che devastò la Toscana. a novembre

"Sono stati 33,7 i milioni stanziati per le somme urgenze e per il soccorso alla popolazione, 100 milioni per le aziende esportatrici e la filiera, 50 quelli per il recupero della capacità produttiva, 88,5 destinati a varie necessità legate alla ricostruzione e 66 per le famiglie e le imprese. Infine, di pochi giorni fa, è la notizia di ulteriori 88 milioni per la nostra regione dalla Commissione Europea, previsti grazie all’intermediazione del ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto". Chiara La Porta, deputata pratese di Fratelli d’Italia, snocciola quella che è una delle liste più preziose per far fronte ai danni lasciati dal maltempo della notte tra il 2 e il 3 novembre scorso. Somme che l’onorevole elenca in risposta all’attacco lanciato dall’assessora regionale Monia Monni sulla questione alluvione in Toscana dopo la visita alla Cross di Pistoia con il neo responsabile del dipartimento nazionale della Protezione civile Fabio Ciciliano e sulla realizzazione di interventi D ovvero di riduzione del rischio residuo, dopo le opere di somma urgenza completate dalla Regione. "Manca un miliardo e i lavori sono a metà", ha tuonato Monni, attribuendo al Governo di essersi dimenticato della Toscana e di non aver ancora inviato i fondi promessi per altre opere. "I soldi sono stati stanziati, il che significa che sono disponibili. Per l’emergenza alluvione il Governo ha destinato quasi 350 milioni di euro per famiglie, industria, agricoltura e imprese esportatrici – dice La Porta – I tempi di arrivo dei soldi? C’è da vedere a che punto sono gli iter delle istruttorie e questi sono di competenza della Regione. E’ l’assessora che deve dire se ha completato o meno tali percorsi". Per l’onorevole di FdI se "dalla Toscana e dagli amministratori locali, come il sindaco di Prato Ilaria Bugetti, sanno solo ricorrere all’espressione ’è colpa del Governo Meloni ,’ è evidente che si girano dall’altra parte rispetto a decenni di incuria e di mala gestione dei territori governati dalla loro sinistra".

Erica Mazzetti, deputata pratese e responsabile dipartimento Lavori pubblici di Forza Italia, si appella "al Governo affinché nomini urgentemente un commissario alla ricostruzione post alluvione in Toscana. L’attuale struttura non è all’altezza". "I soldi ci sono, sia dal governo sia dall’Europa, ma ciò che continua a mancare è la capacità di gestirli per fare opere e manutenzione in un territorio fragile", sostiene la parlamentare di FI che presenterà un’interrogazione per "la nomina urgente di un commissario straordinario alla ricostruzione, replicando quanto fatto in Emilia Romagna con il generale Figliuolo. La soluzione migliore è ampliare il decreto Emilia Romagna con stessa governance e struttura tecnica amministrativa".

Elisa Tozzi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e presidente della commissione d’inchiesta sull’alluvione, e il capogruppo di FdI a palazzo Pegaso, Vittorio Fantozzi, sostengono che l’attacco dell’assessora Monni sia solo polemica contro il Governo nazionale e "il punto più basso raggiunto da questa giunta, proiettata verso la campagna elettorale e impegnata nella narrazione del presunto buon governo della Toscana". E aggiungono: " Anziché fare becera propaganda elettorale, Giani e Monni dovrebbero spiegarci perché stanno arrivando i bollettini per il contributo di bonifica anche ai cittadini e alle imprese dei Comuni alluvionati. Con quale coraggio si mettono le mani in tasca dei toscani gravemente danneggiati?".

Sa.Be.