REDAZIONE PRATO

Alluvione Valencia, il racconto della pratese Noemi Neri: “Disastro in strada, negozi presi d’assalto”

Autrice dell’ebook “Guida buro-pratica per lasciare tutto e trasferirsi in Spagna”, insieme al compagno Francesco vive da quasi tre anni a Castellar Oliveral, a sud di Valencia

Valencia, 31 ottobre 2024 – “Eravamo a teatro, è suonato a tutti il cellulare con l’allarme della protezione civile. Hanno interrotto un attimo lo spettacolo, che poi è ripreso, chiedendoci di mettere la modalità aereo. Alla fine dell’evento ci siamo trattenuti in centro perché la situazione era normalissima, fino a quando non ho scoperto tramite i social che la strada per arrivare a casa mia era completamente allagata”. Sono le parole di Noemi Neri, pratese autrice dell’ebook «Guida buro pratica per lasciare tutto e trasferirsi in Spagna», che insieme al compagno Francesco vive, da quasi tre anni, a Castellar Oliveral, a sud di Valencia. Città che due giorni fa è stata colpita da una violentissima alluvione con esondazione dei fiumi che ha provocato oltre un centinaio di morti e altrettanti dispersi.

Allarmati i due, dopo la serata, hanno provato a tornare a casa ma sono stata bloccati dalla polizia che li ha invitati a non proseguire proprio perché la strada era inagibile.

“Per questo siamo stati costretti a dormire fuori e il giorno dopo ci siamo avviati a piedi, salvando così la macchina parcheggiata lontano, con i sacchetti della spesa legati alle scarpe verso casa – spiega Noemi – che per fortuna è al terzo piano e non ha subito danni. In questo momento però (31 ottobre ndr) è pieno di mobili, elettrodomestici, sedie, tavole tutte cose per la casa accatastate per la strada, - prosegue Noemi – infatti le persone che abitano al primo piano, negozi, attività commerciali hanno avuto completamente gli immobili allagati perdendo tutto. Ora stanno ripulendo il fango e cercando di togliere l’acqua"

Nella zona di Noemi i danni sono stati tanti, la zona è infatti allagata, ma nei quartieri vicini la situazione è ancora più disastrosa. Senza contare che l’allarme è partito alle 7.30 del martedì mattina ma i messaggi della protezione civile sono arrivati solo alle 20.15 di sera. «Ci sono strade piene di macchine ammassate, alberi, fango, pezzi di muro, dove la furia dell’acqua ha spazzato via tutto. Terribile. In quattro ore è caduta la pioggia che cade in un anno. Almeno noi abbiamo energia e acqua, in alcuni quartieri mancano completamente anche quelle».

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Noemi Neri

“I supermercati sono stati presi d’assalto e gli scaffali sono praticamente vuoti , un po' come ai tempi del Covid - racconta ancora Noemi – quindi in città sono stati attivati punti di raccolta per i beni di prima necessità per le persone che hanno perso davvero tutto. In tutto questo la macchina della solidarietà è subito scattata, tutti, infatti ci siamo mobilitati per accogliere le persone e raccogliere beni di prima necessità. L’allerta però non è finita e la paura resta ancora tanta anche se l’alluvione si sta spostando a Castillon nella zona di Barcellona. Fino al 2 novembre sarà lutto nazionale».