Prato, 3 novembre 2024 - Una piazza colorata dalle divise delle associazioni di volontariato del sistema di Protezione civile oggi pomeriggio ha ricordato la terribile alluvione del 2 e 3 novembre 2023, in cui hanno lavorato senza sosta per aiutare famiglie ed imprese travolte dall'acqua e dal fango. L'Amministrazione municipale le ha riunite oggi in piazza del Comune per consegnarle un segno della propria riconoscenza, una targa con una scritta semplice ma eloquente: "Per il vostro aiuto grazie dalla città di Prato". Si è trattato del secondo evento del doppio appuntamento organizzato dal Comune, che ieri nel Salone consiliare ha visto la cerimonia di ringraziamento di chi aveva fatto delle donazioni al Comitato Prato Pro Emergenze. Momenti di grande commozione quando è stato proiettato il docufilm realizzato da TvPrato sui quei terribili giorni che hanno sconvolto la comunità pratese. La sindaca Ilaria Bugetti, il vicesindaco Simone Faggi e il presidente del Consiglio comunale Lorenzo Tinagli hanno premiato le 15 associazioni di volontariato che compongono il sistema della Protezione Civile pratese: ANAI, Associazione nazionale Autieri d'Italia, Associazione nazionale Carabinieri, Anpas Croce D'oro, Anpas L'Avvenire, Associazione Nazionale Polizia di Stato, Associazione nazionale Polizia municipale in pensione, Misericordia di Prato, Associazione nazionale Radioamatori, Associazione nazionale volontari del Centro di Scienze Naturali, Croce Rossa Italiana, Emergens, GI8 e la sua combriccola, Oltre, Sub Prato, Vab. Inoltre è stato consegnato un attestato di merito ai dipendenti comunali che operano nella Protezione Civile. La cerimonia è iniziata con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime.
"Oggi siamo qui per esprimervi tutta la nostra gratitudine per quello che avete fatto un anno fa e che fate ogni volta che c’è un’emergenza, dentro e fuori il nostro territorio. Attraverso di voi diciamo grazie anche a tutti i volontari che in quei terribili giorni, in silenzio e senza mai un lamento, hanno dato una mano a spalare, pulire, confortare chi era stato colpito dalla furia dell’acqua e del fango. Nella tragedia siete stati un faro, la luce della speranza. Auguro a ogni sindaco d’Italia questa fortuna. Significa amministrare la città con qualche certezza in più e qualche paura in meno perché so che qualsiasi cosa accada voi sarete al mio fianco, pronti a spendervi fino all’ultimo per aiutare la popolazione. Per questo, oltre alla messa in sicurezza idraulica del territorio e alla battaglia per avere le risorse necessarie, ho il sacrosanto dovere di salvaguardare e valorizzare questo bene dal valore inestimabile che è la protezione civile e il suo sistema di volontariato. Ci vogliono sedi, mezzi e attrezzature adeguate. Ci vuole formazione costante perché è solo così che di fronte all’emergenza ciascuno di noi sa perfettamente e in pochi minuti cosa e come deve fare. Mi piacerebbe che le tantissime persone che 12 mesi fa si sono adoperate per aiutare i concittadini più sfortunati, potessero dare continuità al grande cuore che hanno dimostrato di avere, offrendo parte del proprio tempo alla protezione civile. Significa entrare in una grande famiglia piena di amore e di fratellanza, significa essere comunità. La mia porta per voi è sempre aperta, pronta ad ascoltarvi per trovare insieme le soluzioni per migliorare il servizio che date al territorio. E’ il minimo che io possa fare per ringraziarvi per ciò che avete fatto un anno fa e in tutti i momenti difficili che abbiamo vissuto in questi anni. Io ci sarò come voi ci siete stati per tutti noi. Grazie". Sul palco anche il coordinatore del volontariato della Protezione civile Gabriele Bresci, i vice Daniele Rosati, Saverio Tozzi, Daniele Puccianti e Marcello Ramalli: "Oggi siamo qui tutti insieme in questa piazza, l'anno scorso eravamo in 500 sparsi su tutto il territorio ma uniti dalla volontà di mettere da parte se stessi per il bene comune. - afferma Bresci - Noi continueremo ad impegnarci ogni giorno, rivolgo un appello ad unirsi a noi a tutti coloro che vogliono dedicare una parte del loro tempo al territorio".