Prato, 17 giugno 2018 - Sono circa un migliaio i pratesi che insieme alle loro famiglie devono confrontarsi con una malattia purtroppo in crescita nei suoi numeri complessivi. Si tratta dei malati di Alzheimer, una patologia che per essere affrontata richiede molto impegno: delle famiglie e e delle istituzioni. La Società della salute pratese è così in prima linea per l’attivazione di un percorso completo di assistenza, mettendo a punto un progetto che farà sbarcare in città due nuove importanti esperienze come il caffè Alzheimer e l’Atelier Alzheimer.
Il progetto è già stato presentato alla Regione Toscana che ha dato il proprio assenso, sbloccando il finanziamento per attivare azioni innovative e sperimentali a integrazione dei percorsi assistenziali per la demenza. «Si tratta di due iniziative che andranno a costituire una best pratics che godrà di un significativo finanziamento. Caffè Alzheimer e Atelier Alzheimer insieme al centro diurno Alzheimer e ad un nuovo modulo residenziale - in previsione dell’ apertura per fine anno all’ex rsa di Narnali - costituiranno un percorso completo di azioni dedicate a questa delicata patologia. Caffè e Atelier saranno collocati in strutture dell’Asl», chiosa Michele Mezzacappa che lascerà da direttore della Sds pratese questa preziosa eredità a chi lo succederà nel ruolo, Lorena Paganelli (entra in servizio il primo luglio). Ma di cosa si tratta? Le due proposte potranno essere attive già a partire da settembre, mentre a novembre sarà tutto pronto all’ex rsa di Narnali con il diurno ed il residenziale Alzheimer. Il Caffè Alzheimer è rivolto principalmente a coloro che affrontano le fasi iniziali della malattia: è un luogo sicuro dove poter respirare un’atmosfera accogliente e rilassata, nel quale i partecipanti possano esprimere se stessi, essere ascoltati e trovare conforto nella loro lotta contro l’isolamento e la solitudine. L’Alzheimer Caffè è un posto in cui familiari e malati possono rimanere insieme, maturare la consapevolezza di non essere soli, acquisire conoscenze e metodi per meglio affrontare e gestire la malattia, condividere strategie e difficoltà, supportarsi a vicenda. L’Atelier, o «palestra per disturbi cognitivi» è invece un laboratorio di stimolazione cognitiva per persone affette da demenza con sintomi comportamentali e cognitivi manifestati lievi o di media entità. L’Atelier si propone di integrare il ventaglio dei servizi per la demenza, volto al miglioramento della qualità di vita dei malati e dei familiari. L’obiettivo è quello di offrire una opportunità di riabilitazione psicofisica.
Sara Bessi