GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Ambrosiana, che storia. Piano di idee per rinascere

Ex calciatori della società tentano il rilancio nel quartiere del Soccorso

Paolo Rossi con la maglia della Cattolica

Paolo Rossi con la maglia della Cattolica

Una società gloriosa, che ha attraversato mezzo secolo di calcio pratese e che ha avuto fra le sue fila anche un giovanissimo Paolo Rossi. E che, ad oltre due decenni dalla cessazione effettiva dell’attività (a seguito della fusione con la Zenith nel 2004) potrebbe rinascere: si tratta dell’Ambrosiana, un nome che tanti ex-giocatori dilettanti, allora ragazzini ed oggi ultracinquantenni (o più) non hanno mai dimenticato. E l’iniziativa è partita proprio da un piccolo gruppo di ex-giocatori: la prima riunione della "rinascita" si è svolta poco più di un mese fa in un locale viale della Repubblica. All’incontro hanno partecipato una mezza dozzina di partecipanti e sono state poste le basi sulle quali continuare a lavorare in vista delle prossime settimane.

"Un’idea nata in realtà qualche anno fa, passando davanti a quello che fu il campo dell’Ambrosiana al Soccorso – ha spiegato Francesco Magnini, uno dei promotori dell’iniziativa – lo scorso dicembre ci siamo ritrovati con alcuni ex-giocatori, come Longo e Rimbotti che hanno giocato nell’Ambrosiana negli anni ‘60. Abbiamo confermato la volontà di provare a ricostituire la società, buttando giù alcune idee. Vorremmo coinvolgere il maggior numero possibile di persone interessate, che invitiamo a farsi avanti: ex-tesserati, simpatizzanti, ma non solo. Del resto, l’Ambrosiana è stata una delle società calcistiche più antiche di Prato, visto che è stata fondata nel 1952: ha visto crescere generazioni di pratesi".

Fra cui quel Paolo Rossi (poi passò alla Cattolica Virtus a Firenze) che nel 1982 guiderà l’Italia alla conquista della Coppa del Mondo nel "Mundial" di Spagna: il futuro "Pablito", allora undicenne, giocò nell’Ambrosiana fra il 1967 ed il 1968. Quali saranno quindi i prossimi passaggi? "Nelle prossime settimane lavoreremo per redigere lo statuto societario e ci concentreremo sulle questioni burocratiche. Poi chiederemo l’affiliazione alla Uisp o alla Figc – ha proseguito Magnini – l’idea per quel che riguarda il calcio, è di concentrarsi esclusivamente sul settore giovanile, come faceva l’Ambrosiana. Ma potremmo strutturarla anche come polisportiva, affiancando al calcio anche il podismo o la pallamano. Vedremo".

C’è poi l’incognita del campo sportivo: il sogno è quello di riprendere lo "storico" terreno di gioco fra via Alessandria e via Verona, ma per quell’area era già stata prevista durante la giunta Cenni l’edificazione di un complesso residenziale. "Mi risulta però che i lavori siano fermi da tempo – ha concluso Magnini – non ne conosco i motivi, però. E non so che margini ci siano, sinceramente". Si prospetta un percorso relativamente lungo, insomma. Ma il sasso, se non altro, è stato lanciato.

Giovanni Fiorentino