GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Ambrosiana seconda vita. Ma c’è il nodo impianto

Il Comune pronto ad incontrare gli ex giocatori per conoscere il progetto

Missione Vaticano per una squadra dell’Ambrosiana (foto tratta da Fb)

Missione Vaticano per una squadra dell’Ambrosiana (foto tratta da Fb)

Massima disponibilità ad incontrare il gruppo di ex-giocatori che ha espresso l’intenzione di far rinascere l’Ambrosiana, a patto che abbiano già individuato un potenziale campo sportivo da utilizzare. Che non sarà quello "storico" del club, al Soccorso, al posto del quale dovrebbe sorgere un complesso residenziale. E’ la posizione dell’amministrazione comunale sull’argomento, a seguito della volontà espressa dall’avvocato Francesco Magnini e da alcuni ex-tesserati del club che non esiste più da più di due decenni, a seguito della fusione con la Zenith. L’Ambrosiana è stata una delle società calcistiche più antiche di Prato, visto che è stata fondata nel 1952: ha visto crescere generazioni di pratesi". Fra cui quel Paolo Rossi (poi passò alla Cattolica Virtus a Firenze) che nel 1982 guiderà l’Italia alla conquista della Coppa del Mondo nel "Mundial" di Spagna: il futuro "Pablito", allora undicenne, giocò nell’Ambrosiana fra il 1967 ed il 1968. Magnini, intervistato da La Nazione, aveva lanciato un appello ad appassionati ed ex-giocatori della società, manifestando l’intenzione di dare nuova vita ad un sodalizio impegnato nel calcio giovanile (da ampliare all’occorrenza con la trasformazione in polisportiva, aggiungendovi magari podismo e pallamano). Un nodo da sciogliere al più presto, soprattutto per l’affiliazione alla Figc che richiede obbligatoriamente l’indicazione di un campo sportivo nel quale disputare le gare casalinghe. Anche se l’ostacolo potrebbe essere in via potenziale aggirato affiliandosi alla Uisp. La "sindaca" Ilaria Bugetti ha teso una mano al gruppo, lasciando però intendere come le possibilità di ottenere il "vecchio" campo siano decisamente basse. "Il piano va avanti: credo stiano per far partire i lavori – ha detto - quanto agli ex-giocatori, non possiamo costruire un nuovo impianto. Ma se hanno mezzi andare avanti o hanno individuato spazi che possono utilizzare, sono disponibile ad incontrarli per capirne gli obiettivi".

Giovanni Fiorentino