
Lo scalo. mostra sempre potenzialità di crescita nel numero dei. passeggeri
L’ampliamento dell’aeroporto di Peretola continua a inciampare nelle lungaggini burocratiche tra proroghe, ritardi e continue integrazioni progettuali che sembrano raccontare la storia infinita di un’opera sempre sul punto di partire, ma mai davvero decollata. L’ultima proroga – relativa all’ennesima revisione del progetto, presentato a maggio dello scorso anno – "conferma ancora una volta che ci troviamo davanti a un’infrastruttura incapace di reggersi in piedi, ancor prima che sul piano politico o ambientale, su quello tecnico". A sollevare con forza la voce del dissenso sono ancora una volta i partiti che da sempre si oppongono a questa ipotesi di sviluppo. Alessio Laschi, segretario di Sinistra Italiana Prato, ribadisce con decisione: "Sinistra Italiana Prato conferma l’assoluta contrarietà a questo fallimentare disegno. Diciamo no, in segno di rispetto verso il nostro territorio e per la tutela dell’ambiente". Per Laschi, non si tratta solo di una battaglia locale, ma di una visione alternativa della mobilità: "La nostra idea è moderna, sostenibile e orientata al futuro. Il mondo è cambiato e con esso il trasporto: il traffico aereo non cresce più come un tempo, la crisi climatica impone scelte coraggiose, e i cittadini chiedono investimenti sulla sanità, sul trasporto pubblico, sulla qualità della vita".
Un’opinione condivisa e rafforzata dal Movimento 5 Stelle, che attraverso le parole del coordinatore provinciale Carmine Maioriello sottolinea l’assurdità di insistere su un’opera definita "inutile, dannosa e pericolosa. La politica fiorentina proprio non riesce a darsi pace sull’ampliamento dell’aeroporto di Peretola - dice -. Lo ribadiamo per l’ennesima volta: i cittadini della piana, già oltremodo inquinata, non vogliono questo progetto. A noi interessa prima di tutto la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente: il traffico aereo va ridotto e non aumentato".
Maioriello annuncia anche un’iniziativa istituzionale imminente: "La nostra capogruppo in Regione, Irene Galletti, protocollerà a breve un atto per chiedere al presidente Eugenio Giani aggiornamenti sugli ultimi sviluppi del progetto".
Di fronte a un’opera che, dopo oltre un decennio di iter, non ha ancora superato le verifiche preliminari, è legittimo chiedersi se abbia ancora senso inseguire un’idea che mostra evidenti limiti di sostenibilità, coerenza e trasparenza, come sottolineando Laschi e Maioriello. "È tempo di smettere di rincorrere promesse vuote – concludono i due eponenti politici Laschi e Maioriello – la politica ha il dovere di dire la verità, anche quando è scomoda. E la verità è che questo aeroporto non ha, oggi come ieri, le condizioni per essere realizzato".
Il fronte del no continua dunque la sua battaglia, con l’obiettivo di mettere al centro un’altra idea di sviluppo che non prende in considerazione il tanto dibattuto ampliamento dell’aeroporto fiorentino. "Più rispettosa dell’ambiente, più attenta ai bisogni reali delle comunità, più coerente con le sfide del nostro tempo", dicono Laschi e Maioriello. Le ricadute ambientali dell’ampliamento di Peretola avrebbero effetti anche su Prato, una questione che ha da sempre sollevato proteste e comitati cittadini contrari.
Si.Bi.