I racconti sui disservizi del tpl stanno ormai diventando pane quotidiano in città. L’ultimo a essere stato lasciato a piedi dal bus è il capogruppo di Fratelli d’Italia Claudio Belgiorno che ieri si è presentato alle 6.38 in piazza Gelli a San Giusto per verificare di persona le segnalazioni dei passeggeri. "Il mezzo non è passato, lasciando me, un pendolare e uno studente a piedi" racconta Belgiorno. Quest’ultimo si è poi spostato in via Cava per prendere il bus della Linea 9 delle 7.12. "In questo caso il mezzo è passato ma non si è fermato – prosegue -. Il motivo? Era già pieno e così non ha caricato gli studenti diretti al Marconi e al Datini". In seguito Belgiorno ha atteso i mezzi delle 7.30 e delle 7.39: "Anche questi non sono passati – sottolinea il capogruppo -. E quando il bus passa è stracolmo a causa delle corse saltate e non può ricevere altri passeggeri. Qui il problema è enorme, e non si possono accettare come spiegazioni quelle date da Autolinee che parla di mancanza di bus e di autisti".
Belgiorno parlando con i passeggeri del tpl ha raccolto anche altre testimonianze di disservizi. "Ci sono ragazzi che mi hanno raccontato di arrivare sempre alla seconda ora a scuola – spiega -. Altri addirittura per i ritardi sono costretti a rinunciare alla giornata scolastica perché dopo una certa ora gli studenti non vengono pìù ammessi in classe. In due anni di nuova gestione post gara biglietti e abbonamenti sono aumentati di circa il 10% mentre il servizio è sempre peggiore. Ora lanciamo un ultimatum: o la situazione si normalizza entro il 7 gennaio, altrimenti partiremo con esposti e manifestazioni di protesta". Sul tema interviene anche il consigliere comunale di FdI Tommaso Cocci. "Come partito ci siamo occupati della gara del tpl e delle sue conseguenze sin dal 2020 – dice -. Abbiamo denunciato in tutte le sedi quanto sarebbe stato dannoso affidare un servizio così importante ad un’azienda che non era del territorio, ma bensì con la testa a Parigi. Adesso tutti nodi vengono al pettine".