Lupi, cervi, tassi e martore: la fauna dell’Appennino pratese “spiata” dalla fototrappola

Una sintesi di 300 video ripresi in un paio di settimane da una fototrappola posizionata a Cantagallo mostra l’andirivieni della ricca fauna selvatica in Valbisenzio

Cantagallo (Prato), 22 giugno 2024 – Due mesi cruciali, maggio e giugno, per i mammiferi presenti sull’Appennino Pratese. E’ il momento della riproduzione: si partorisce, si allatta, si frequentano aree ricche di cibo per garantire il nutrimento necessario alla crescita dei cuccioli e si dà il via ai primi rudimenti dell’educazione.

Un lupo ripreso dalla fototrappola
Un lupo ripreso dalla fototrappola

Un’attività frenetica, che è stata documentata dalla fototrappola (una videocamera che si aziona al passaggio degli animali) di una nostra collaboratrice, che, nell’ambito di un monitoraggio amatoriale, raccoglie le immagini della ricca fauna che frequenta l’area di Cantagallo, tornata, dopo decenni di abbandono della montagna, con una natura che ha ripreso il suo posto, ad arricchire la biodiversità della zona.

Il pasto di un cervo
Il pasto di un cervo

In questo caso, il montaggio è frutto di una selezione fra circa 300 video catturati nell’arco di un paio di settimane, nel solito punto di passaggio.

Croce e delizia: da un lato la presenza degli animali è fonte di affanno per agricoltori e allevatori (pochi quest’ultimi, comunque, in Val di Bisenzio), dall’altro è esperienza di educazione ambientale e banco di prova di convivenza per le giovani generazioni nonché grande risorsa per il turismo naturalistico, su cui la Val di Bisenzio (che vanta ben tre Aree Natura 2000, che comprendono anche la Riserva Naturale Acquerino Cantagallo) sta puntando molto.