MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

A Vernio la cerimonia del 40esimo anniversario della Strage di Natale

La sindaca Lucarini: "La memoria è un percorso di futuro per i giovani e tutta la comunità"

A Vernio la cerimonia del 40esimo anniversario della Strage di Natale

A Vernio la cerimonia del 40esimo anniversario della Strage di Natale

Vernio, 20 dicembre 2024 – Sono passati 40 anni da quella notte infernale, la notte in cui nella grande galleria dell’Appennino, a pochi chilometri dalla stazione di Vernio, si consumò una strage che fece 16 vittime e centinaia di feriti e segnò profondamente anche la comunità di Vernio e della Val di Bisenzio. “A Vernio ancora in molti ricordano con sgomento quelle ore, chi ha prestato soccorso e chi ha assistito al consumarsi di una tragedia che non deve essere dimenticata – sottolinea la sindaca di Vernio Maria Lucarini – La lotta contro ogni forma di violenza e di terrorismo inizia con la memoria, per questo il 23 dicembre alle 19, l’ora in cui venne dato l’allarme, siamo stati al Monumento alla Direttissima, sopra la Grande Galleria dell’Appennino, teatro della strage per ricordare e rafforzare il valore della solidarietà”. Il Rapido 904 trovò il suo tragico epilogo nella galleria della Direttissima, alle 19.08 del 23 dicembre 1984 la bomba, contenuta in due valigie, esplose all’interno della galleria: un inferno di fuoco, dolore, morte e lamiere. La cerimonia è iniziata alle 19 con la lettura dei nomi delle 16 vittime dell’attentato, poi gli interventi di Marina Grasso avvocato del coordinamento provinciale Libera di Prato e della sindaca di Vernio Maria Lucarini. Alla cerimonia ha partecipato anche l’associazione tra i familiari delle vittime della Strage rappresentata da Loretta, che fu gravemente ferita nell’attentato, e la figlia Giada Pappagallo. Conclude il coro di Sant’Ippolito.

Alle 21 all’ex Meucci “Testimonianze e memorie dei soccorritori e di chi ha vissuto la strage di Natale”, una serata della memoria a cui hanno partecipato il sindaco di Vernio di allora Giovanni Pini, Nadia Magnani, all’epoca medico delle Ferrovie, l’ex ferroviere Arcangelo Lucarella e il medico Andrea Saccardi. Ha moderato l’incontro la giornalista Debora Pellegrinotti. Il Comune di Vernio proprio in questi giorni ha anche avviato una collaborazione con il Comune di Napoli per un Patto di Amicizia sulla Memoria, in ricordo del terribile attentato, che spezzò vite innocenti, segnò profondamente il nostro Paese e rappresenta una ferita nella storia comune. Il Rapido 904 partì infatti da Napoli, diretto a Milano. Il Patto si concentrerà soprattutto sulla promozione di progetti educativi, affinché le generazioni future comprendano il valore della memoria e della solidarietà e la necessità di un impegno forte, di tutti, contro le mafie. "La memoria è un percorso di futuro per i giovani e tutta la comunità - ha detto Maria Lucarini, sindaca di Vernio -. La memoria è un motore potente se la si tiene accesa. Ci illumina, coinvolge, ci commuove, ci fa riflettere. Il terribile attentato della Strage di Natale, che spezzò vite innocenti e segnò profondamente il nostro Paese, rappresenta una ferita che abbiamo il dovere di usare per combattere ogni forma di violenza e terrorismo. Ed è proprio la memoria, le iniziative di ricordo e sensibilizzazione, la chiave per arrivare alle generazioni future, perché comprendano attraverso il drammatico vissuto di un’intera comunità l’importanza del valore della solidarietà. Come Comune di Vernio ci stiamo anche confrontando con altre realtà, altri compagni in un percorso di dialogo. In questi giorni, ad esempio, siamo in contatto con il Comune di Napoli e con il sindaco Gaetano Manfredi, per costruire un Patto d’Amicizia sulla Memoria. Il legame è evidente: il Rapido 904 partì da Napoli e trovò il suo tragico epilogo nella galleria della Direttissima a pochi chilometri da Vernio. Con Napoli vogliamo collaborare con una progettualità comune per la realizzazione di eventi congiunti e progetti educativi per mantenere viva la memoria di quanto accaduto e rafforzare il valore della solidarietà tra le nostre comunità".