Pensionate e pensionati di tutta Prato, unitevi. Si potrebbe parafrasare il famoso incipit del Manifesto per riassumere il grido di protesta e l’appello lanciato dallo Spi Cgil, 14.600 iscritti in provincia di Prato, in vista della manifestazione del 31 ottobre contro la legge di bilancio 2025. Una vita di lavoro, fatiche e sacrifici per poi ritrovarsi a vivere sulla soglia di povertà e a tirare la cinghia in fondo al mese per pagare la spesa e le bollette. È quello che succede a un pensionato pratese su due che non arriva a mille euro al mese: su 87.035 pensionati residenti a Prato e provincia (dati 2023 Inps), il 52% vive con un assegno mensile inferiore a mille euro. Ma c’è chi sta ancora peggio: di questi 46.098 anziani che provano a sbarcare il lunario, 9.181 percepiscono una pensione inferiore a 500 euro al mese con un assegno più leggero per le quote rosa. Un allarme sociale che spinge lo Spi Cgil di Prato a scendere in piazza, aderendo alla manifestazione di giovedì 31 ottobre organizzata al Mandela Forum di Firenze, con un titolo che racchiude in sé un attacco ben preciso: "Il potere d’acquisto logora chi non ce l’ha". Sì, perché nel mirino c’è la svalutazione delle pensioni rispetto all’inflazione e all’aumento del costo della vita con il risultato che si arriva a fine mese sempre con più fatica: secondo lo Spi Cgil, a livello nazionale i pensionati hanno perso 17 miliardi sulla rivalutazione delle pensioni. A Prato sei mesi fa lo Spi Cgil ha aperto uno sportello sociale che ha già avuto quasi mille accessi: a gestirlo è un’operatrice qualificata come Vania Mariotti che per tanti anni ha lavorato alla Società della salute e ben conosce le difficoltà delle fasce più fragili.
"Chiedono un sostegno per affrontare soprattutto problemi di gestione e difficoltà di tipo economico, acuite dalle rette da capogiro e dalla mancanza di posti nelle Rsa", fa sapere il segretario dello Spi Cgil pratese Luciano Lacaria (nella foto). Secondo l’ultimo dato disponibile, sul nostro territorio si contano 4.900 persone con disabilità, di cui 2.950 over 85, mentre 1.550 rientrano nella fascia tra i 75 e gli 84 anni. "Persone che necessitano di aiuto – aggiunge Lacaria – per le quali non ci sono risorse". Questa fotografia della realtà pratese motiva ancora di più il no dello Spi Cgil alla manovra fiscale che secondo il sindacato "non tutela i diritti dei cittadini, aggrava le disuguaglianze sociali e favorisce la privatizzazione, lasciando indietro pensionati, lavoratori precari e non autosufficienti". All’interno delle manifestazioni organizzate in tutta Italia dal 28 al 31 ottobre, anche il sindacato dei pensionati sarà alla mobilitazione regionale al Mandela Forum a Firenze, mettendo a disposizione due pullman gratuiti con partenza alle 8.15 dal piazzale Falcone e Borsellino. "Una mobilitazione - sottolinea Gabrio Guidotti, responsabile organizzativo dello Spi Cgil pratese – in cui sarà fondamentale avere la più ampia partecipazione possibile da parte della cittadinanza, così da far capire la contrarietà alle politiche portate avanti dal governo". Per prenotare un posto sul bus è possibile chiamare il numero di telefono 0574 459268 oppure recarsi di persona negli uffici dello Spi Cgil in piazza Mercatale.
Maria Lardara