REDAZIONE PRATO

Approvato emendamento per 15,5 milioni alla filiera tessile italiana, Prato incluso

Incremento di fondi per valorizzare fibre tessili naturali e riciclate. Critiche dal Pd per l'esclusione di Prato.

Quindici milioni per il tessile: "Più risorse per salvare la filiera"

L’emendamento manovra che aggiunge 15,5 milioni di euro per la valorizzazione della filiera tessile

Salta l’emendamento alla legge di Bilancio sui 10 milioni bis destinati al distretto pratese sulla scorta di quanto fatto dal governo Draghi. Passa invece l’emendamento alla manovra che aggiunge 15,5 milioni di euro "per la valorizzazione della filiera delle fibre tessili naturali e provenienti da processo di riciclo". Non si tratta di soldi destinati esclusivamente a Prato come fu con il governo Draghi, ma più fondi per tutto il comparto tessile italiano e quindi anche per Prato.

Ad annunciarlo è la deputata pratese di Fratelli d’Italia, Chiara La Porta: "È stato approvato in commissione Bilancio l’emendamento alla manovra, che incrementa le risorse previste dall’articolo 10 del decreto Made in Italy, a mia firma e a quella del collega responsabile moda di Fratelli d’Italia Fabio Pietrella, - scrive in una nota, il deputato pratese di Fratelli d’Italia Chiara La Porta -. L’emendamento approvato prevede 15,5 milioni di euro in più nel triennio dal 2025 al 2027. Si tratta di un incremento di risorse destinate alle misure di valorizzazione della filiera delle fibre tessili naturali e provenienti da processo di riciclo, peculiarità soprattutto del distretto pratese. Il decreto attuativo sarà pubblicato nei prossimi giorni. Avevamo promesso che mai avremmo fatto mancare la nostra attenzione, e il nostro costante impegno per sostenere, in modo concreto, uno degli asset più strategici del nostro paese, in questo momento duramente colpito da un crisi mai vista". Un traguardo che però non serve a placare le polemiche. Tutt’altro.

"Abbiamo mantenuto l’impegno preso. Lasciamo ad altri le parole piagnucolose e volatili", aggiunge La Porta. Il riferimento è alle accuse lanciate dal segretario provinciale del Pd Marco Biagioni proprio sulla bocciatura dell’emendamento Prato: "Il documento costruito con il Tavolo di distretto ha prima ricevuto il parere contrario del governo e poi è stato affossato dalla destra. Questi sono i fatti, il resto sono ricostruzioni di comodo - dice Biagioni - mentre l’estensione della cassa integrazione in deroga per quattro settimane a gennaio è frutto della riformulazione di otto emendamenti diversi, presentati sia dal Pd sia dalla destra. Riformulazione che è stata approvata solo grazie al lavoro delle opposizioni". A ricarare la dose ci pensa il deputato Pd Marco Furfaro: "La maggioranza ha bocciato l’emendamento sul distretto tessile. In questo Paese si possono trovare miliardi per gli stipendi dei ministri, ma non dieci milioni per un distretto e la sua gente che ne avevano tremendamente bisogno".

Intanto proprio per aiutare il tessile Regione e Comune di Prato firmeranno un protocollo per permettere ai rappresentanti pratesi di avere una base a Bruxelles. Una scelta strategica che faciliterà il dialogo e il confronto con le istituzioni europee per migliorare i regolamenti sull’economia circolare e il passaporto digitale in campo tessile.

Silvia Bini