
Non si sono fatti spaventare dal coronavirus. Anzi, malgrado le recenti restrizioni imposte dall’ultimo dpcm del governo e tutte le difficoltà e le incertezze che la pandemia ha generato e continua a generare, specie nel settore della somministrazione e della ristorazione, Antonio Laganà, Aldo Settembrini e Marcello Moretti hanno deciso di aprire ugualmente una nuova birreria con cucina, che si chiamerà "Fabbrica in Pedavena Prato". Non esattamente un pub, nel senso classico del termine, ma un posto dove poter gustare una buona birra, fra quelle tipicamente venete che sono espressione dell’esperienza e della tradizione di Pedavena, accompagnandola con specialità culinarie che strizzano l’occhio alla toscanità.
Il locale aprirà oggi a mezzogiorno i battenti in via Galcianese, proprio dove un tempo c’era la vecchia Cassa di Risparmio di Prato. Normalmente sarà aperto ogni giorno dalle 12 a mezzanotte, almeno in questi mesi, per rispettare le ultime normative anti-contagio. I tre imprenditori, originari di Figline Valdarno, sono anche titolari del "Po’Stò", nato sulle ceneri del vecchio Korner Kaffé a Grignano, e animatori della movida fiorentina in quanto titolari del Rifrullo e organizzatori del locale estivo Villa Vittoria.
"Il nostro vuole essere un messaggio di speranza per tutti. Ci eravamo attivati già prima del lockdown, visto che la location ci aveva fatto innamorare subito. L’inaugurazione originariamente era prevista a maggio, poi ci sono stati mesi in cui abbiamo seriamente pensato a cosa fare, ma alla fine abbiamo deciso di aprire ugualmente – commenta Antonio Laganà, uno dei soci titolari della Birreria in Pedavena –. Questo ci permetterà anche di dare continuità lavorativa ad una parte del personale che già lavora con noi al ‘Po’Stò’. In caso contrario, data la diminuzione degli spazi con la chiusura della stagione estiva e della clientela a causa degli ultimi decreti, non avremmo potuto tenerli tutti a lavorare in un unico locale. Speriamo di portare un po’ di positività e di dare un bel segnale per una auspicata ripartenza: Prato ha grandi potenzialità, ne siamo convinti". Inizialmente i tre imprenditori avevano previsto almeno 30 nuove assunzioni, visto che la birreria di via Galcianese ha spazi molto ampi (circa 500 metri quadrati) e potrà accogliere un numero cospicuo di clienti. Poi però, proprio a causa delle limitazioni imposte, le nuove assunzioni per il momento si sono fermate a 10 e altre 5 figure sono state selezionate, appunto, fra coloro che già lavoravano nell’altro locale. "Potremo servire fino a 120 clienti ai tavoli. A cose normali potremmo arrivare anche a 180 posti a sedere. Per questo, se tutto andrà come speriamo, in futuro contiamo di arrivare effettivamente ad assumere altre 15 persone".
Leonardo Montaleni