A dieci anni esatti del trasferimento delle attività sanitarie da Misericordia e Dolce al Santo Stefano a Galciana sembra avviarsi verso l’ultimo atto il destino dell’area liberata con demolizione selettiva degli edifici anni Settanta del vecchio nosocomio. Ancora la parola fine e la sua trasformazione in parco urbano non paiono a breve termine, ma il prossimo passo è atteso per la fine del mese quando Comune ed Asl Toscana Centro stipuleranno l’accordo della compravendita. Il passaggio di proprietà da azienda sanitaria a Comune arriva con la firma davanti al notaio - l’assessore Valerio Barberis fa sapere che ci sarà entro la fine del mese - dopo che l’area è stata bonificata dal serpentino, scoperto alla fine della demolizione.
Si tratta di un’area di circa tre ettari e mezzo: una piccola striscia di terreno vicina al convitto sarà lasciata allo stesso Cicognini. I prossimi passi tecnici sono i rilievi esatti della zona per armonizzarli al progetto del parco urbano. Il costo dell’acquisto, secondo una vecchia intesa, è di 12 milioni di euro di cui 7 già versati. Il piano del parco centrale avrà un costo di più di 7 milioni.
Intanto da martedì è entrato in servizio il nuovo macchinario Pet (tomografia ad emissione di positroni) di ultima generazione alla Medicina Nucleare del Santo Stefano, diretta dal dottor Stelvio Sestini.
"La nuova strumentazione, una delle migliori in Europa, consentirà di eseguire accertamenti diagnostici per la identificazione precoce della patologia tumorale, neuro-degenerativa cerebrale e infiammatoriainfettiva. Entrerà in funzione in maniera graduale in modo da consentire la formazione di tutto il personale. Dopo una fase preliminare il numero di esami giornalieri eseguiti incrementeranno gradualmente prevedendo di arrivare a regime verso metà novembre, con la determinazione di riattivare l’apertura serale per rendere massimale la produttività dell’apparecchiatura", spiega Sestini. "Finanziata all’interno del Pnnr Missione 6 per l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale dell’ospedale, grazie ad un accordo tra Regione e Asl, la nuova Pet permetterà di dare una risposta sempre più efficace alle tante richieste dei pazienti oncologici e neurologici", afferma la direttrice dell’ospedale Maria Teresa Mechi.
L’introduzione di questo nuovo macchinario conferma la Medicina nucleare pratese quale punto di riferimento sia per le Pet oncologiche che per quelle cerebrali. Entro la fine dell’anno sarà terminato il percorso di Certificazione ISO9001 della Medicina Nucleare. Tra gli altri obiettivi anche quello dell’attivazione di un Centro per la terapia radiometabolica in grado di offrire opzioni terapeutiche innovative per il trattamento della patologia tumorale. Secondo il direttore del Dipartimento della diagnostica per immagini dell’Asl Maurizio Bartolucci "le innovazioni, in associazione alla presenza della radiofarmacia di classe D e alla prospettata attivazione della Terapia Radiometabolica, consentiranno alla Medicina Nucleare di essere centro all’avanguardia del settore".