SARA BESSI
Cronaca

Assistenza sanitaria in carcere, mancano 16 medici per la Dogaia

L’Asl Toscana Centro ha individuato le zone carenti per il servizio negli istituti penitenziari sul territorio

Il carcere della Dogaia (foto Attalmi)

Prato, 13 maggio 2024 - Al carcere della Dogaia mancano 16 medici di medicina generale per assicurare l’assistenza sanitaria agli oltre 500 detenuti. Lo stabilisce una delibera dell’Asl Toscana Centro che, stando alle previsioni ricevute dai direttori delle strutture di tutela sanitaria negli istituti di detenzione, derivanti anche dalla popolazione presente nelle case circondariali presenti sul territorio dell’azienda. Dunque, in applicazione dei criteri dell’Accordo collettivo nazionale, e considerate le proposte delle strutture sanitarie aziendali competenti per l’assistenza dei detenuti, l’Asl ha provveduto ad elencare le zone carenti.

I 16 medici individuati per l’istituto pratese fanno parte dei 41 totali necessari a rispondere alle esigenze per un’adeguato servizio di medicina penitenziaria. Entrando nel dettaglio, per la Dogaia 13 sono richiesti a 24 ore settimanali ed i restanti 3 a 38 ore settimanali. Oltre a Prato, sono indicate come zone carenti anche Firenze con 23 incarichi da 24 ore settimanali con turni a rotazione nella casa circondariale Minorile Gozzini, e Pistoia con la ricerca di 2 incarichi da piazzare, di cui uni da 24 ore settimanali e uno da 38 ore settimanali.

Quanto viene a costare l’assistenza sanitaria nelle case circondariali che si trovano sul territorio di competenza dell’Asl Toscana Centro? Il costo presunto e indicato nella delibera è pari a circa 2.000.000 di euro per l’anno 2024.

Sul territorio, sono invece sei i medici di famiglia che servono per coprire le cosiddette "zone carenti", ovvero quelle in cui non è assicurata la presenza del professionista di base. Il dato è emerso nelle settimane scorse dal documento che è stato prodotto dalla Direzione sanità welfare e coesione sociale della Regione Toscana, pubblicato di recente sul bollettino ufficiale. Un atto che delinea la mappa dei paesi e dei comuni delle Asl regionali in cui la figura del dottore curante necessita di essere rimpiazzata o per pensionamento o perché proprio nessuno ha dato disponibilità per coprire quelle località.

La mappa ufficiale della Regione indica come zone carenti Prato, Carmignano e Vaiano. Nell’ordine, si va dai tre medici necessari per Prato, ai due per il comune mediceo fino ad una unità per il comune della Valbisenzio. Una situazione assai migliore rispetto all’anno passato, quando le zone carenti erano nove. Infatti, nel 2023 erano quattro i professionisti da attribuire a Prato città, due a Montemurlo, ed uno per ciascuno a Cantagallo-Vernio, Carmignano e Poggio a Caiano. Al riguardo, la pubblicazione delle graduatorie avverrà dal 27 maggio sul sito dell’Asl centro.