Prato, 17 luglio 2019 - Sono stati assolti dell’accusa di aver messo a segno un colpo nell’appartamento di via Caboto di un cinese, al quale avrebbero, secondo l’accusa, sottratto 30mila euro in contanti e 15mila euro fra orologi e gioielli. Ieri, il giudice Migliorati ha emesso la sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto a favore di Christian Curto, 24 anni e Oudani Abdossamad, 22 anni, nato in Italia ma di origini marocchine. I due sono difesi dall’avvocato Leonardo Pugi.
Una sentenza che arriva dopo che Curto e Oudani Abdossamad hanno fatto diversi mesi di carcere, da quando nell’ottobre del 2018 sono stati arrestati, fino a quando ad entrambi nel maggio scorso è stato dato l’obbligo di dimora. I due erano finiti in un’inchiesta coordinata dai sostituti procuratori Egidio Celano e Francesco Sottosanti e condotta dai carabinieri del comando di Prato. I due sono stati intercettati e pedinati da mesi, da quando secondo gli investigatori avevano messo a segno un furto in un appartamento in via Caboto nel febbraio 2018. Avrebbero agito insieme ad un terzo ladro, il romeno Dragos Busoic, arrestato poco dopo dai carabinieri.
Secondo gli investigatori i complici che erano riusciti a sfuggire ai militari erano proprio loro, Curto e Oudani Abdossamad, ladri specializzati nello svaligiare ville e famiglie benestanti. Anche il loro tenore di vita, alto rispetto alle possibilità, aveva fatto insospettire gli investigatori. I carabinieri sospettarono subito fino all’arresto dei due disposto dal gip Francesco Pallini. Ieri l’assoluzione per non aver commesso il fatto per il quale - il colpo in via Caboto - hanno fatto mesi di carcere. Adesso l’avvocato Pugi attende di poter leggere le motivazioni della sentenza.