REDAZIONE PRATO

"Assumiamo, perché crediamo nel futuro"

Serendip aprirà a settembre un nuovo spazio dedicato al fitness e intanto cerca quindici figure professionali per i propri organici

Serendip scommette sul territorio e sulla ripartenza delle palestre. Un segnale importante, specie dopo quasi un anno di chiusura ininterrotta del settore, che arriva dalla palestra di via Valentini. L’intenzione è di aprire, entro settembre, all’interno della provincia di Prato un altro ambiente dedicato al mondo personal training e un centro fitness diverso da quello esistente. Per il momento sulle future aperture vige il massimo riserbo. Si sa che per riuscire a rilanciare le attività e anche per rieducare le persone all’attività fisica Serendip sta cercano nuove figure professionali da assumere, in controtendenza con la crisi da pandemia.

"Vogliamo scommettere ancora una volta su Prato e sulla sua capacità di rialzare la testa dopo questa terribile pandemia, ma anche sulla salute e sul movimento fisico, per continuare ad essere un punto di riferimento per la rinascita del territorio – spiega Rossano Raffaelli, titolare di Serendip -. Di sicuro, dopo questo periodo, le persone tenderanno a cercare meno il contatto diretto ed emergerà con più forza l’esigenza di potersi allenare anche da soli, con risultati mirati e con l’assistenza di professionisti del settore. Le nuove proposte che abbiamo in mente andranno anche in questo senso". Per le nuove strutture che apriranno a settembre, Serendip ha in programma di assumere fino a 15 nuovi figure professionali. Nel dettaglio si cercano 3 receptionist, 3 istruttori di sala, 4 istruttori di corsi personal trainer, 3 istruttori di corsi fitness e 2 istruttori di corsi fitness in acqua. Per le candidature inviare curriculum e breve presentazione a [email protected]

Nel frattempo proseguono i corsi online sui social e i corsi all’aperto sono già ripresi quasi a pieno regime in via Valentini, nello spazio esterno con ingresso indipendente rispetto alla palestra al chiuso. "Rispettiamo tutti i protocolli e le distanze. Massimo 20-25 persone per ogni corso, senza la possibilità di utilizzare per il momento gli spogliatoi e le docce. E’ stato importante ripartire, ma aspettiamo ancora di capire come potremo tornare a fare attività anche al chiuso – spiega Raffaelli, riferendosi alla prevista riapertura delle palestre dal 1° giugno –. Non ci sono regolamenti certi. Servirà molto tempo affinchè l’attività riprenda a pieno regime. Spero ci consentano di utilizzare le docce, che peraltro nella nostra struttura sono chiuse e distanziate. Non si capisce questo accanimento contro il nostro mondo: le palestre sono in media molto più sicure, in quanto a rispetto delle distanze e dei protocolli, di un qualsiasi supermercato". In stand-by, al momento, anche la scuola nuoto e gli oltre 500 bambini che facevano attività nella piscina al chiuso. "Anche ammesso che le attività nelle palestre ripartano dal 1° giugno al chiuso, servirà comunque un sostegno importante a tutto il settore da parte del Governo – conclude Raffaelli –. La stagione principale per noi è praticamente conclusa. Molti non scommetteranno su abbonamenti di lungo periodo, data l’incertezza generale. E altri ancora avranno da smaltire gli abbonamenti già pagati e non ancora utilizzati".

Leonardo Montaleni