Prato, 22 agosto 2022 - L’azienda sanitaria non ci sta. Messa nel mirino sul fronte delle (mancate) assunzioni di personale, rispedisce al mittente l’attacco relativo all’assenza di un piano di rafforzamento per l’anno in corso arrivato nei giorni scorsi dalla la Cisl Funzione pubblica Firenze-Prato. "L’azienda - si legge in una nota dell’Asl Toscana Centro - è in linea con le richieste di razionalizzazione regionale". Tanto che, sottolinea ancora l’Asl "sono in programma 359 nuovi assunzioni a garanzia del turn over e di nuove attività per la cura del Covid". Non solo: il timore di ulteriori esternalizzazioni di servizi, sollevato sempre dai sindacati, viene bollato come "infondato". Un attacco definito "incomprensibile", che porta la stessa azienda a smentire che le assunzioni sarebbero praticamente pari a zero e che comunque sarebbe garantita una prelazione alle stabilizzazioni al personale con i requisiti. Per l’Asl, invece, non c’è alcuna ombra riguardo alle assunzioni, delle quali "è stato discusso ampiamente durante l’ultimo incontro, il 3 agosto, con i rappresentanti delle principali organizzazioni sindacali, a partire dalla presentazione del piano triennale dei fabbisogni di personale, quest’ultimo oggetto di comunicazione e informativa sindacale del 27 giugno".
L’azienda sanitaria entra anche nel dettaglio delle assunzioni programmate per l’anno in corso e fornisce alcuni numeri. "Per il comparto sanitario le assunzioni previste sono 359, di cui 97 stabilizzazioni, a fronte di 296 cessazioni", si precisa nella nota. E viene ribadito che "in linea con le richieste regionali di razionalizzazione delle risorse, è stato presentato un piano generale di assunzioni, che oltre a coprire il turn over tiene conto delle unità necessarie, almeno allo stato attuale dell’emergenza pandemica, delle nuove attività connesse alla cura del Covid". L’azienda sanitaria è inoltre in attesa dell’autorizzazione della Regione e per questo "non è stato possibile dettagliare le assunzioni per profilo e ambito territoriale". Infine l’Asl fuga qualsiasi timore su possibili esternalizzazioni di servizi in mancanza delle dovute assun zioni. "Anche i nuovi servizi creati a seguito della pandemiada Covid sono attualmente attivi con personale dipendente", precisa la Asl.
Per concludere, arriva una risposta alla proposta della Cisl Fp di reinternalizzazione di alcuni servizi. "Non appare neppure in linea con l’esigenza di razionalizzazione e valorizzazione del personale la proposta di reinternalizzare i servizi che da decenni non rientrano più nel core business aziendali, quali servizio cucina, sterilizzazioni, trasporto malati interno".