REDAZIONE PRATO

Assunzioni tra i banchi . Studenti e col part time: "Progetto macchinari e preparo la maturità"

Le aziende pescano al Buzzi e si assicurano i lavoratori del futuro. Le testimonianze dei ragazzi: "Mi hanno proposto un contratto durante. lo stage. Ora lavoro e studio". La manodopera specializzata vale oro.

Assunzioni tra i banchi . Studenti e col part time: "Progetto macchinari e preparo la maturità"

Prato va controcorrente. Mentre a livello nazionale si discute dei giovani senza futuro, la città del tessile offre contratti di lavoro a studenti non ancora diplomati pur di mettere al sicuro maestranze, che in certi casi coincidono con il futuro dell’azienda. Essere controcorrente è nel dna di Prato che ideava il riciclo tessile quando il mondo girava la propria economia attorno all’usa e getta. A decenni di distanza Prato diventa esempio per aver compreso prima di tutti i benefici del riuso. Oggi dà esempio con i giovani, assicurando loro una certezza prima di avere un pezzo di carta in tasca. Certo anche gli studenti in questo sistema controcorrente fanno la loro parte: solo i più bravi, svegli e volenterosi vengono premiati dal mondo del lavoro che ha fame di braccia ma anche e soprattutto di volontà.

E così succede che gli studenti di meccatronica, chimica ed altri indirizzi del quinto anno del Buzzi siano assunti part time o con contratti di collaborazione da varie aziende (di vari settori) per lavorare già durante la preparazione all’esame di maturità. Un fenomeno che certifica quanto le associazioni di categoria stanno gridando da anni riguardo l’invecchiamento del distretto dove oltre la metà dei lavoratori è già abbondantemente sopra la soglia dei 50 anni.

Maia, Ilaria, Diego sono solo alcuni degli studenti precettati dal mondo produttivo. Galeotto è stato lo stage estivo che ha permesso agli alunni di entrare in fabbrica e negli studi professionali dal cancello di ingresso e dal quale gli imprenditori vorrebbero che non uscissero, offrendo contratti part time prima ancora del diploma e garantendo ai ragazzi tutta la disponibilità di tempo e orari per preparare la maturità.

"Sono entrata in estate in uno studio professionale che si occupa della progettazione di macchinari industriali e adesso lavoro per loro", dice Ilaria Bargiacchi, che frequenta la quinta Buzzi indirizzo meccatronica.

"Mi hanno offerto la possibilità di lavorare da casa che mi permette di studiare e fare sport". Mattina sui banchi, pomeriggio davanti al pc per operare a distanza, facendo ciò che fino a qualche mese prima era solo teoria e laboratori in aula. "Mi sono trovata bene sia con i colleghi sia con il lavoro - aggiunge la Bargiacchi -. Quando mi hanno chiesto di restare non ero ancora maggiorenne, poi appena ho compiuto 18 anni ho accettato. È impegnativo, ma anche stimolante poter lavorare nel settore per il quale studio anche se la mia ambizione è andare all’università. Avere un impiego stabile mi ha permesso di raggiungere già l’indipendenza economica, certo bisogna organizzarsi ma con la possibilità di lavorare negli orari che preferisco riesco a fare tutto". Dall’Alternanza scuola lavoro alla scuola e lavoro in contemporanea: "Ho fatto lo stage in uno studio di progettazione tecnica, mi hanno chiesto più volte di restare. I titolari mi hanno proposto un contratto dopo la scuola. Quando mi sono iscritta al Buzzi non credevo che sarebbe stato così facile entrare nel mondo del lavoro", dice Maia Vestrini. Conoscere la meccanica e l’elettronica, i meccanismi che muovono gli ingranaggi dei macchinari industriali (tessili o meno) o la chimica per colorare i tessuti rappresenta un passepartout unico.

Non è detto che quella porta debba essere aperta per forza, ma sapere di avere già uno stipendio assicurato prima ancora della maturità permette di affrontare il futuro con più leggerezza.

"Ho fatto esperienza di stage in una azienda che produce accessori per l’alta moda - racconta Diego Delli Noci -. Mi hanno offerto un posto appena terminata la scuola. Quando dovevo scegliere lo stage ho visto la lista delle aziende interessate, non me ne aspettavo così tante". Imprenditori talent scout di maestranze.

Silvia Bini